Nella tarda serata di ieri, a Trepuzzi, i militari della Stazione locale hanno eseguito l’ordine di carcerazione – emesso dal GIP del Tribunale di Lecce – nei confronti di Saimon Caretto, operaio 23enne, censurato; e Luca Perrone, 26enne, artigiano e anch’egli censurato. I due sono stati riconosciuti responsabili della violenta rapina del 12 maggio 2014 avvenuta a Surbo. I due, già arrestati, seguirono un benzinaio che da poco aveva terminato di lavorare e sta rincasando. Successivamente riuscirono a fermarlo davanti alla sua abitazione, a picchiarlo e bloccarlo con del nastro adesivo, sottraendogli 1.750 euro più un orologio da polso. Il tutto a bordo di uno scooter (poi risultato oggetto di furto a seguito di ulteriori indagini). Questo particolare – compreso il fatto che i due fossero muniti di scotch da pacchi e che la vittima prescelta possedesse una cospicua somma di denaro – già dall’inizio fece pensare agli investigatori che si trattasse di un colpo ben organizzato.
Ne nacque, in quei frenetici attimi, sin da subito una decisa colluttazione. Il proprietario del distributore ha urlato, gridato e chiesto ripetutamente aiuto mentre cercava di liberarsi dalla presa dei due. I quali, nel frattempo, lo immobilizzarono tappandogli la bocca.
Un calvario durato circa minuti otto minuti. Fino a quando, trovate ed arraffate alcune mazzette di soldi contanti contenute in un borsello ed in una cassettina – per un totale di oltre 1700 euro, ed anche un orologio antico – si sono dati alla fuga. Senza sapere, però, che più in là sarebbero stati scoperti dalle forze dell’ordine.
Gli arrestati sono stati condotti in carcere a Lecce, a Borgo San Nicola, dove adesso dovranno scontare una condanna a 3 anni e un mese di reclusione.