
Arriva una pesante sentenza di condanna Procura per i tre imputati del processo con rito ordinario, scaturito dall'operazione investigativa "Remetior bis".
I giudici della prima sezione collegiale hanno inflitto 30 anni di carcere per Leandro Luggieri, 38 enne (chiesti 17 anni); 17anni per Francesco Luggieri, 37enne ( richiesta di 13) entrambi di Trepuzzi.
Questi rispondono dei reati di: associazione per delinquere di stampo mafioso, rapina a mano armata, associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, il collegio giudicante ha condannato a 5 anni Giuseppe Russo 33enne di Campi Salentina( chiesti 3 anni) per detenzione e porto abusivo d’armi (arma da guerra) e lesioni personali. I due Luggieri sono difesi dall'avvocato Maria Assunta Miglietta. Mentre Russo dall'avvocato Francesco Tobia Caputo.
Ricordiamo che nel processo di Appello, celebratosi nei mesi scorsi nell’aula bunker di Borgo San Nicola per gli imputati che hanno scelto il processo abbreviato, la Corte ha assolto il presunto capo dell'organizzazione ed ex latitante Salvatore Caramuscio, detto Scaramao, nel frattempo deceduto, il 28 settembre scorso a Chieti . Assolto anche Cristian Lazzari, 30enne di Trepuzzi . Ridotta la pena a: Daniele Longo, 32enne a 3 e mesi 11 in continuazione con altro reato, poiché assolto dal reato di associazione mafiosa ; Andrea Vincenti detto “Riella”, 22enne di Surbo a 5 mesi e dieci giorni (invece di 3 anni), poiché assolto dal reato di associazione al narcotraffico; Angelo Vincenti, 24enne di Trepuzzi a 6 anni 9 mesi e 10 giorni (invece di 7), assolto per un episodio di spaccio; Marco Perrone alias “Pitenda”, 22enne a 2 anni (invece che 2 anni e 6 mesi); Salvatore Perrone, detto “Friculino”, 47enne a 1 anno e 6 mese (invece di 2 anni e 6 mesi) per l'esclusione della recidiva. Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Pantaleo Cannoletta, Marco Pezzuto, Ladislao Massari, Luigi Rella, David Alemanno.
Il blitz, eseguito nel novembre di tre anni fa, da 80 militari della guardia di finanza di Brindisi, smantellò una frangia della Sacra corona unita, attiva nel nord leccese ed in particolare a Trepuzzi. L'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore antimafia Alessio Coccioli ha portato all'arresto di quindici persone "vicine" agli ambienti Scu, per un totale di 26 indagati.
Al vertice dell'organizzazione criminale, il boss Caramuscio. Il quale, in qualità di figura preminente, dalla stessa cella avrebbe svolto le operazioni di coordinamento del business del gruppo. Un ruolo di primo piano anche per Marianna Carrozzo, la compagna di Leandro Luggeri. La donna, dirigeva le attività relative all’approvvigionamento e lo spaccio di stupefacenti.
Nell’ambito delle numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, effettuate negli ambienti carcerari e nelle stesse aule del tribunale, sarebbero emersi alcuni inquietanti elementi. Addirittura, gli indagati e alcuni dei loro famigliari disponevano le spedizioni punitive e le gambizzazioni verso i "traditori".