Processo “Favori e Giustizia”: il pm Emilio Arnesano ed il dirigente medico Carlo Siciliano tornano in libertà

I giudici hanno disposto la revoca dei domiciliari per Emilio Arnesano che avrà l’obbligo di dimora a Carmiano e Carlo Siciliano che avrà il divieto di dimora a Lecce.

Tornano in libertà due imputati “eccellenti” del processo “Favori e Giustizia”, a distanza di oltre sei mesi dal loro arresto.

I giudici in composizione collegiale (Presidente Sergi) del Tribunale di Potenza hanno, infatti, disposto la revoca dei domiciliari per il magistrato Emilio Arnesano e per il dirigente medico dell’Asl Carlo Siciliano. Sono state ritenute oramai attenuate le esigenze cautelari.

Il pm Gloria Piccininni, invece, aveva espresso parere contrario (non vincolante).

I due finirono in carcere nel dicembre scorso e solo dopo alcune settimane ottennero i domiciliari.

Riguardo la posizione di Arnesano è stato disposto soltanto l’obbligo di dimora a Carmiano (il paese di residenza). I giudici hanno accolto l’istanza degli avvocati Luigi Covella e Luigi Corvaglia, presentata nel corso della scorsa udienza.

Come già sottolineato in una precedente richiesta di revoca della misura, secondo la difesa non vi sarebbe più il rischio di reiterazione del reato, poiché Arnesano è stato da tempo sospeso dalla magistratura. Non solo, anche il pericolo d’inquinamento probatorio sarebbe insussistente.

Per quanto attiene Carlo Siciliano, il collegio ha disposto il divieto di dimora a Lecce. I giudici di Potenza hanno, infatti, accolto la richiesta di revoca dei domiciliari presentata dagli avvocati Amilcare Tana e Nicola Buccico.

Le accuse

Il gip nell’ordinanza, si sofferma sul rapporto di Arnesano con Carlo Siciliano e Giorgio Trianni (l’altro medico coinvolto nell’inchiesta). In una serie di conversazioni intercettate, i tre facevano riferimento ad una piscina in sequestro nei confronti di Trianni alla cui restituzione (il dr. Arnesano era titolare del procedimento) “venivano preordinate delle battute di caccia per poter favorire la risoluzione del problema“.

Vengono, poi, evidenziati altri favori a carattere economico, tra cui un’imbarcazione di 12 metri venduta da Siciliano ad Arnesano ad un prezzo di favore. Questo, secondo la Procura di Potenza, per far ottenere al Direttore dell’Asl Ottavio Narracci (anch’egli ha ottenuto recentemente la revoca dei domiciliari) l’assoluzione dall’accusa di peculato davanti al Tribunale di Lecce.

Il pm Emilio Arnesano risponde inoltre di presunti favori giudiziari, in cambio di rapporti sessuali con avvocatesse.



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