Richiesta d’archiviazione per genitori di Lucio, i familiari di Noemi potranno ora “opporsi” all’istanza della Procura

Il pm Donatina Buffelli, all’esito delle nuove indagini, ha notificato l’istanza alle “parti offese”, i genitori della 16enne di Specchia, uccisa dal fidanzato, il 17enne, all’epoca dei fatti, Lucio Marzo.

La Procura avanza per la seconda volta, richiesta di archiviazione per i genitori di Lucio Marzo, inizialmente indagati nell’inchiesta sull’omicidio di Noemi Durini. La decisione è maturata dopo ulteriori accertamenti investigativi, disposti nei mesi scorsi dal gip Vincenzo Brancato.

Il pm Donatina Buffelli, all’esito delle nuove indagini, ha notificato l’istanza alle “parti offese”, i genitori della 16enne di Specchia, uccisa e sepolta viva sotto un cumulo di pietre dal fidanzato, il 17enne (all’epoca dei fatti) Lucio Marzo.

Gli avvocati Mario Blandolino e Claudia Sorrenti difendono la signora Immacolata Rizzo, madre di Noemi. Invece, il legale Francesco Zacheo asssiste il padre della ragazza, Umberto Durini. questi, una volta esaminati gli atti d’indagine potranno presentare opposizione all’archiviazione attraverso una richiesta motivata di prosecuzione delle indagini preliminari.Essi sono convinti che il fidanzato, non possa aver fatto tutto da solo.

Dall’”altra parte”, invece, ci sono i difensori di Biagio Marzo, padre di Lucio, che era stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di occultamento di cadavere. La madre Rocchetta, rispondeva invece dell’ipotesi di reato di favoreggiamento personale, nei confronti del figlio. Sono assistiti dagli avvocati Luigi Piccinni e Stefano De Francesco.

Ad ogni modo, sarà il giudice delle indagini preliminari a doversi esprimere, nei prossimi mesi, sulla richiesta della Procura.

La richiesta di opposizione all’archiviazione

Il gip Brancato, dopo l’opposizione all’archiviazione dei genitori di Noemi, nei mesi scorsi aveva “disposto il sequestro degli ulteriori massi utilizzati per il seppellimento del corpo di Noemi Durini e consulenze sui medesimi volti a rilevare possibili tracce di cellule epiteleali appartenenti agli indagati”. E poi, “ulteriori accertamenti bio molecolari sugli indumenti indossati dalla vittima e sottoposti a sequestro, finalizzato al rinvenimento di tracce biologiche appartenenti agli indagati”. Gli accertamenti sono stati eseguiti dai Ris di Roma.

Inoltre, il gip ha richiesto nuovi approfonditi accertamenti tecnici sulle celle telefoniche, per capire, soprattutto, se vi fossero tracce di altre persone sulla scena del delitto.

L’omicidio e la condanna di Lucio

Lucio Marzo dovrà scontare 18 anni e 8 mesi in carcere. È questa la condanna maturata anche in Appello, con rito abbreviato, per aver ucciso Noemi Durini, picchiandola a mani nude, ferendola con un coltello con una violenza tale che la punta si è spezzata nella nuca e coprendola con delle pietre di un muretto a secco quando era ancora viva, così come stabilito dall’autopsia.

L’omicidio si è consumato nelle campagne di Castrignano del Capo, quel maledetto 3 settembre 2017.



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