Chiese il reddito di cittadinanza senza dichiarare una condanna? Commercialista a processo

Secondo l’accusa, l’uomo al fine di ottenere il beneficio ha presentato, un’istanza all’I.N.P.S. in cui attestava di essere nelle condizioni di ricevere il sussidio.

Avrebbe chiesto il reddito di cittadinanza, senza dichiarare di avere ricevuto una condanna.

Il commercialista Nicola Ozza, 49enne di Ugento, al termine dell’udienza preliminare, è stato rinviato a giudizio dal gup Michele Toriello.

Secondo l’accusa, l’uomo al fine di ottenere il beneficio ha presentato, il 9 ottobre del 2020, un’istanza all’I.N.P.S. in cui attestava falsamente di essere nelle condizioni di ricevere il sussidio.

Ozza, infatti, non avrebbe dichiarato di essere sottoposto a condanna definitiva per il reato di truffa aggravata, divenuta irrevocabile il 12 novembre del 2019 e intervenuta nei 10 anni precedenti la richiesta. Il commercialista patteggiò la pena a 3 anni e 6 mesi, poiché accusato di aver architettato un maxi raggiro all’Inps, finalizzato all’ottenimento di indennità di disoccupazione.

L’imputato, per questo nuovo procedimento penale, dovrà invece presentarsi il 7 ottobre del 2021, davanti al giudice monocratico Valeria Fedele, per l’inizio del processo.

È difeso dall’avvocato Ezio Garzia che ritiene come tutto sia nato a causa di un disguido, nella pratica di rinnovo e potrà dimostrare l’estraneità dell’imputato alle accuse nel corso del dibattimento. L’uomo, sostiene la difesa, avrebbe percepito la somma di appena 500 euro e non avrebbe dichiarato il falso, poiché la norma contestata sarebbe intervenuta solo in un secondo momento.



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