Morì carbonizzata dopo il frontale della sua auto con un’altra vettura, conducente a processo

Valentina Costa, 35enne di Bagnolo del Salento, è morta sul colpo nell’incidente stradale del 1 luglio del  2017. L’uomo dovrà presentarsi il 18 marzo prossimo dinanzi al giudice monocratico Bianca Todaro.

Sarà un processo a stabilire eventuali responsabilità sul decesso di Valentina Costa, morta carbonizzata all’interno della propria auto. Il gup Vincenzo Brancato, dopo l’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio il 28enne D.G. di Otranto, con l’accusa di omicidio stradale.

L’imputato, assistito dall’avvocato Ubaldo Macrì, dovrà presentarsi il 18 marzo prossimo dinanzi al giudice monocratico Bianca Todaro. In una scorsa udienza, i familiari della vittima si sono costituiti parte civile con i legali Romolo Chiriatti ed Antonio Costantini.

Valentina Costa, 35enne di Bagnolo del Salento, è morta sul colpo nell’incidente stradale del 1 luglio del  2017. Il sinistro si è verificato intorno alle 4.30 del mattino, lungo la provinciale 48 che collega Martano a Otranto. Invece, il conducente dell’altra auto è rimasto ferito e poi ricoverato in prognosi riservata.

Secondo la ricostruzione dei fatti, l’Alfa guidata da D.G. si trovava alle spalle della Clio di Valentina. In seguito a un sorpasso, la prima macchina si sarebbe ritrovata davanti e girandosi su se stessa, sarebbe andata ad impattare frontalmente con l’altra. A quel punto l’auto della ragazza, si sarebbe ribaltata e avrebbe preso fuoco. La 35enne è morta sul colpo e ben presto le fiamme ne avrebbero sfigurato il corpo.

Le indagini condotte dal sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci, si sono avvalse della consulenza tecnica dell’ingegnere Lelly Napoli. Invece, la difesa ha presentato una perizia di parte, a firma del dottore Sergio Carati, evidenziando come l’imputato non abbia invaso la corsia opposta.