Nel corso della scorsa notte, due 25enni di Tricase si sono introdotti all’interno della Chiesa Madre “Sant‛Andrea” di Presicce per asportare le modeste offerte dei fedeli contenute nel candelabro elettrico; tuttavia, durante l’azione predatoria hanno anche provocato ingenti danni alle suppellettili, al mobilio, all’organo, alle panche/inginocchiatoi, ma soprattutto alla statua di cartapesta leccese risalente al 1930, alta circa un metro e ottanta, raffigurante il “Sacro Cuore di Gesù”, gettata a terra senza il minimo riguardo. Entrambi – dopo essere entrati a seguito di forzatura della piccola porta in legno che dà su via Matteotti – hanno capovolto i tavoli della sagrestia, nonché l’armadio che conservava gli arredi sacri e i paramenti sacerdotali. Il tutto ripreso dall’impianto di videosorveglianza di cui è dotata la Chiesa. Impressionante la scena presentatasi ai Carabinieri ed al Parroco Don Francesco Cazzato: le tracce della furia dei due arrestati erano ben visibili anche all’esterno della Chiesa: candelabri e candele ovunque. Insomma, una furia che ancora adesso non trova alcuna giustificazione razionale.
Immediato l‛intervento di due pattuglie dei Carabinieri, in zona nell’ambito di servizi preventivi mirati a contrastare i reati predatori. Allertata dalla Centrale Operativa su segnalazione dei vicini residenti, la pattuglia della Stazione di Presicce – unitamente ai colleghi del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Tricase – in poco tempo è riuscita ad individuare i due. Costoro, vistosi braccati, hanno tentato di fuggire per le vie adiacenti, ma sono stati fermati a poche decine di metri dal luogo sacro con ancora addosso quanto asportato in Chiesa, fra cui pure un portachiavi con la scritta “sagrestia”. Il danno materiale arrecato supera i 7mila euro, ma incalcolabile è quello morale arrecato ai fedeli della comunità parrocchiale per aver violato uno dei luoghi più sacri e significativi di Presicce.
Il parroco Don Francesco, giunto sul posto per constatare i danni e poi successivamente convocato nella Caserma Carabinieri di Presicce per sporgere querela, ha voluto ringraziare i militari per l’attività svolta. A seguito della perquisizione personale e domiciliare, Vittorio Verardo e Roby Tonti sono stati accompagnati presso il Comando Compagnia Carabinieri di Tricase per il foto-segnalamento, per poi venire trasferiti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari a disposizione dell‛A.G. leccese competente in attesa del giudizio di convalida.
