Su richiesta dell’arcivescovo Michele Seccia, la Chiesa di Lecce intende provvedere alla tumulazione gratuita delle tre salme che da più di un anno attendono, sembrerebbe dimenticate, nella camera mortuaria dell’ospedale ‘Vito Fazzi’. I corpi sono quelli di un uomo e una donna, di origine romena, rispettivamente di 39 e 34 anni, oltre al corpo di una donna nigeriana di 26 anni; in quest’ultimo caso nessuno avrebbe reclamato le spoglie.
Il caso è emerso da una segnalazione su Facebook ad opera di Don Gianni Mattia, cappellano del ‘Fazzi’. Le tre salme, incassato il placet dalla Procura di Lecce e dai consolati, saranno tumulate gratuitamente presso la cappella cimiteriale della Confraternita SS. Sacramento. Nel Vito Fazzi si troverebbe, inoltre, una quarta salma in attesa di sepoltura da un anno.
Il corpo apparterrebbe ad una donna italiana, rinvenuta quando era già deceduta sul litorale barese: il caso è pertanto di competenza della Procura di Bari. La scorsa settimana, una raccolta fondi di solidarietà ha permesso di celebrare i funerali di una 53enne romena, ridotta in stato di povertà e deceduta lo scorso dicembre nel nosocomio di Lecce.
A far luce sul caso, una nota ufficiale di Asl Lecce chiarisce: “Non ci sono salme dimenticate nella camera mortuaria dell’Ospedale di Lecce. Semmai – tiene a precisare la Direzione Medica del nosocomio – è più corretto parlare di soggetti deceduti in circostanze diverse e custoditi presso l’obitorio del Presidio Ospedaliero.
Si tratta, infatti, per la gran parte, di salme pervenute alla camera mortuaria in quanto oggetto di indagini dell’Autorità Giudiziaria ed il cui seppellimento è subordinato, anzitutto, al nulla osta della medesima autorità inquirente”.