Sannicola, sottratti oltre 20 chili di cavi elettrici in rame: 52enne ai domiciliari

Un 52enne di Sannicola sorpreso dai Carabinieri della Stazione locale mentre stava tranciando – stando alle accuse dei militari – le linee elettriche di un vecchio impianto semaforico in un’area di proprietà dell’ANAS

Il modo d’agire ormai appare piuttosto rodato: pochi minuti per tranciare quanti più cavi possibile, caricarli e fuggire via. Tutto, ovviamente, deve filare liscio prima che l’operazione possa far scattare l’allarme. Anche solo un minuto può bastare a mandare a monte l’intero colpo. A giudicare dallo svolgimento dei fatti – raccontatici minuziosamente dai Carabinieri della Stazione di Sannicola – stava agendo con precisione svizzera il presunto ladro che nella serata di ieri avrebbe provato a depredare circa 50 metri di cavi elettrici (più di 20 chili).

Andiamo con ordine. Approfittando del buio, ed equipaggiato con la giusta attrezzatura da scasso – poi sequestrata – un disoccupato salentino, già noto alle forze dell’ordine per furti di vario genere (aggravati e continuati nonché per rapine ed altri reati contro il patrimonio e la persona) si sarebbe introdotto in un’area dismessa recintata di proprietà dell’ANAS, più precisamente su una complanare non più in uso della SS 101, per tranciare e rubare le linee elettriche di un vecchio impianto semaforico esistente prima che venisse realizzata la variante.

Una vera impresa se si pensa alla fatica da mettere in campo. L’intenzione – stando all’accusa formulata dai militari – consisteva nel ricavare il rame contenuto all’interno dei fili per rivenderlo, come purtroppo avviene sempre più spesso per tale tipologia di furti. In realtà il bottino sarebbe dovuto essere ben più cospicuo, data la reale lunghezza dei fili dell’intero impianto citato. Poi, però, sono intervenuti proprio i Carabinieri della Stazione di Sannicola – impegnati in un normale servizio di controllo del territorio – hanno sorprendendo l’uomo.

Una volta identificato – nonché appurata la dinamica dei fatti e sentito il P.M. di turno, Dott. Arnesano – è stato tratto in arresto in flagranza e, dopo le formalità di rito, condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari. Il materiale rinvenuto ora si trova sotto sequestro.



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