L’allarme è scattato alle prime luci dell’alba, quando qualcuno ha notato delle luci “strane” e dei movimenti provenire dall’Isola di Sant’Andrea, a meno di due chilometri dalla città Vecchia di Gallipoli. Quando gli uomini della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza hanno raggiunto con le motovedette il punto indicato nella segnalazione hanno trovato quasi cinquanta stranieri, in buona salute, ma provati dal lungo viaggio durato, probabilmente, tutta la notte.
Dei trafficanti di esseri umani, invece, non c’era traccia. Si saranno dileguati a bordo dell’imbarcazione usata per accompagnare i quarantasette migranti – tutti di sesso maschile e di presunta nazionalità pakistana – sulla terraferma. Tra loro anche dieci minori.
La macchina dei soccorsi
Una volta recuperati, i migranti sono stati accompagnati sulla terraferma e affidati alle cure dei volontari della croce rossa e dei sanitari del 118 che, nel frattempo, avevano raggiunto il Porto.
Dopo i primi accertamenti, gli stranieri sono stati accompagnati al centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto, dove inizierà l’iter di identificazione del pool della Procura.
Impossibile sapere da dove sono partiti.
