Scambio di droga vicino al bar Commercio, arrestati in quattro

Due casaranesi e due leccesi (padre e figlio) sono stati arrestati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I quattro uomini si erano dati appuntamento, intorno alle 15 di ieri pomeriggio, per scambiarsi la droga.

Erano intenti a scambiarsi un Kg di Marijuana in pieno giorno e in una zona centrale di Lecce. La Polizia, notando alcuni atteggiamenti sospetti, li ha fermati e poi li ha arrestati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel primo pomeriggio di ieri, intorno alle 15, il personale della Squadra Mobile di Lecce, impegnato in mirati e specifici servizi di contrasto del fenomeno dello spaccio di droga, ha arrestato in flagranza  di reato quattro uomini: Alessio Ciriolo, 22enne di Casarano, gravato da precedenti penali per reati contro il patrimonio, associazione a delinquere ed aggressione; Davide Venuti, 23enne di Casarano, con precedenti penali per detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti e per reati contro il patrimonio; Maikol Pagliara, 23enne di Arnesano, gravato da precedenti penali per minacce, Valerio Pagliara, 52enne di Arnesano, con precedenti penali per detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti.

I quattro uomini si sono incontrati nei pressi del bar Commercio a Lecce, arrivando sue due auto diverse, una “Matiz” ed una “Fiat Punto”. Valerio e Maikol Pagliara (padre e  figlio), sono scesi velocemente dalla loro vettura e si sono avvicinati alla “Matiz” occupata dai due casaranesi, consegnando loro un grosso involucro di carta contenente l’ingente quantità di marijuana (990 grammi). I poliziotti, che intanto si erano fermati nelle vicinanze perché avevano notato atteggiamenti sospetti, sono intervenuti per bloccarli.

Alessio Ciriolo è sceso velocemente dall’auto per allontanarsi di corsa a piedi su via Orfano, con addosso la droga ed è stato raggiunto poco dopo un breve inseguimento, mentre le due vetture si sono allontanate in direzione delle strade circostanti. Le auto con a bordo i concorrenti nel reato sono state inseguite fino alla loro individuazione presso le rispettive abitazioni, Venuti, infatti, è stato inseguito fino a Casarano e lì è stato arrestato.

Le perquisizioni effettuate hanno consentito di ritrovare all’interno dell’abitazione  in cui è domiciliato Maikol Pagliara, casa della sua ragazza a Surbo, trentanove cartucce calibro 38.

D’intesa con il Sostituto Procuratore della Repubblica di Turno, Dott. Massimiliano Carducci, Ciriolo, Venuti e Valerio Pagliara sono stati tradotti in carcere mentre, il figlio di quest’ultimo, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Ciriolo è difeso dall’Avvocato Selene Mariano, i due congiunti Pagliara dall’Avvocato Pantaleo Cannoletta e Venuti dall’Avvocato Marco Costantino, tutti del Foro di Lecce. 



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