Scioglimento del Comune di Carmiano per infiltrazioni mafiose: arriva il sì del Consiglio dei Ministri

Sulla decisione del Cdm ha influito inevitabilmente l’inchiesta sulla Bcc di Terra d’Otranto, già approdata in un aula di tribunale.

Arriva il sì da parte del Consiglio dei Ministri allo scioglimento del Consiglio Comunale di Carmiano, dovuto ad infiltrazioni mafiose. È quanto emerso in serata, al termine della riunione di Palazzo Chigi, sulla base della proposta del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, “a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali”,

È stata così accolta la proposta del Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta, che in precedenza aveva ricevuto la relazione della Commissione di Accesso. Quest’ultima, composta tra gli altri dal viceprefetto Marilena Sergi, si era insediata il 26 marzo scorso.

L’ultima parola spetta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che dovrà firmare il provvedimento. Sulla decisione del Cdm ha influito inevitabilmente l’inchiesta sulla Bcc di Terra d’Otranto, riguardante il rinnovo del consiglio di amministrazione, già approdata in un’aula di tribunale. Il Sindaco di Carmiano, Giancarlo Mazzotta, risponde anche di estorsione (tentata e consumata) aggravata dal metodo mafioso, per fatti risalenti al mese di maggio del 2014.

Inoltre, occorre ricordare, il “primo cittadino” di Carmiano è stato più volte oggetto di intimadazioni di tipo mafioso.

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Giancarlo Mazzotta

 

Una volta che la decisione di Palazzo Chigi diventerà definitiva, il Comune di Carmiano verrà commissariato per almeno 18 mesi.

Il Consiglio dei Ministri ha anche designato la composizione della commissione. È formata dai viceprefetti Daniela Angela Buccoliero e Francesco Paolo D’Alessio e dal funzionario economico-finanziario Michele Marcuccio.

Adesso, il Sindaco Mazzotta ed i componenti dell’assise comunale potranno nei prossimi giorni, presentare ricorso.