Spaccio di stupefacenti e usura, sequestrati beni per 1,5milioni di euro a due persone

I destinatari del provvedimento appartenenti a una organizzazione criminale affiliata alla Sacra Corona Unita dedita all’usura, all’estorsione e all’abusivo esercizio del credito. posti sotto sequestro immobili, terreni e disponibilità finanziarie.

Nove immobili destinati a uso abitativo e un terreno ubicati nel comune di Lecce e San Cesario; due autovetture; un motociclo, oltre a disponibilità finanziarie esistenti su 11 rapporti di conto/deposito e tre polizze assicurative, per un valore complessivo quantificato in 1,5 milioni di euro.

È questo l’ammontare dei beni sequestrati a due persone appartenenti a una organizzazione criminale affiliata alla Sacra Corona Unita dedita all’usura, all’estorsione e all’abusivo esercizio del credito.

Il decreto di sequestro patrimoniale, emesso dall’Autorità Giudiziaria, è stato eseguito dai militari del Gico (Gruppo Investigazioni Criminalità Organizzata) del Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce a seguito di una serie di indagini di natura patrimoniale e finanziaria.

L’attività info-investigativa svolta dai finanzieri ha permesso di verificare l’esistenza dei presupposti legislativi per l’applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali ai sensi della legislazione antimafia nei confronti del sodalizio e di accertare, inoltre, la presenza di inconfutabili elementi che hanno attestato l’elevata pericolosità sociale delle persone sotto investigazione e la loro propensione a delinquere.

Le indagini hanno fatto emergere l’intestazione di diversi cespiti ai congiunti delle due persone destinatarie del provvedimento e che, queste ultime, al fine di eludere la normativa antimafia, dichiaravano fittiziamente residenze diverse. Le verifiche poste in essere hanno permesso, altresì,  di accertare l’esistenza di una netta sperequazione tra le  disponibilità economico–patrimoniali e la ben più modesta posizione reddituale dichiarata da questi.

Gli esiti delle indagini sono stati comunicati al Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia Valeria Farina Valaori, che ha inoltrato al Tribunale di Lecce, la richiesta di applicazione della misure di prevenzione personale e patrimoniale disciplinate dal D.lgs. 159/2011.

In data 15 giugno 2018  l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro dei beni mobili, immobili e delle disponibilità finanziarie che non hanno trovato giustificazione nei redditi dichiarati e nelle attività svolte dalle due persone proposte per l’applicazione della misura di prevenzione e dai loro familiari.

Quanto sequestrato è stato affidato all’amministrazione di un custode giudiziario appositamente nominato dal Tribunale di Lecce.