Atti persecutori verso la ex moglie: agente di polizia penitenziaria condannato a 1 anno e 4 mesi

Un 48enne originario di un paese della Grecìa Salentina, difeso dall’avvocato Diego Cisternino, ha patteggiato la pena nei giorni scorsi davanti al gup Cinzia Vergine.

Arriva la condanna a 1 anno e 4 mesi per un assistente capo di polizia penitenziaria accusato di una serie di pedinamenti, offese e minacce verso la ex.

Un 48enne originario di un paese della Grecìa Salentina, difeso dall’avvocato Diego Cisternino, ha patteggiato nei giorni scorsi davanti al gup Cinzia Vergine. Il giudice ha anche disposto la sospensione della pena e la revoca del divieto di avvicinamento. In precedenza, la difesa ha “concordato” la pena con il pm Giorgia Villa. L’udienza si è svolta in modalità “da remoto“, nel rispetto delle norme di sicurezza anti contagio da covid-19.

Ricordiamo che l’assistente capo di polizia penitenziaria (prestava servizio presso il carcere di Borgo San Nicola), è stato arrestato e condotto ai domiciliari, nel settembre scorso, a seguito di un’ordinanza di misura cautelare a firma del gip Giovanni Gallo. Il giudice ha anche disposto il sequestro in via preventiva dell’arma. Risponde dall’accusa di stalking.

Nei mesi scorsi, il Riesame ha accolto l’istanza del suo legale, sostituendo la misura cautelare dei domiciliari con il divieto di avvicinamento alla sua ex moglie (revocata dal gip).

Gli episodi contestati si sarebbero verificati tra il 2018 ed il 2019.

L’uomo avrebbe perseguitato la ex, spinto dalla gelosia e dalla rabbia per la fine della relazione. Avrebbe, inoltre, proferito nei suoi confronti alcune frasi intimidatorie del tipo: “Se ti vedo con qualcun altro ti faccio fuori”. E poi, “ti tiro un pugno e ti faccio cadere tutti i denti”.

In alcune occasioni, avrebbe chiesto alle figlie, alcune informazioni sulla vita privata della mamma, per capire se avesse relazioni extraconiugali. Inoltre, il 48enne avrebbe minacciato con una pistola il fratello della moglie che cercava di tutelarla.

Le indagini sono partite dopo una serie di denunce presentate attraverso l’avvocato Francesco Vergine.



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