Agguato a Panzanaro, trovata l’arma che ha sparato i colpi?

Per la vicenda, quattro uomini sono attualmente in manette. Alla base del tutto vi sarebbe il furto di marijuana messo a segno dal figlio di Panzanaro.

Potrebbe esserci una svolta nella vicenda dell’agguato che ha visto come (non voluto) protagonista Paolo Panzaro. Il 44enne di Copertino, come noto, è stato aggredito da una banda di uomini armati lo scorso 2 ottobre, nelle campagne tra Copertino, Carmiano e Leverano, in un casolare apparentemente diroccato.

Ebbene, poche ore fa, proprio in quella zona, i Carabinieri hanno ritrovato una pistola, una Bernardelli con matricola punzonata, calibro 7,65, insieme a due cartucce dello stesso calibro contenute in un serbatoio.

Secondo le supposizioni dei militari, l’arma potrebbe essere stata utilizzata nel corso del tentato omicidio di Panzanaro, soggetto noto negli ambienti della malavita e già arrestato in Calabria nel 2015.

Il movente

Per la vicenda, quattro uomini sono attualmente finiti in manette, inchiodati dalle riprese di alcune telecamere presenti nella zona durante l’agguato. Alla base del tutto vi sarebbe, secondo gli inquirenti, il furto di marijuana messo a segno dal figlio di Paolo Panzanaro, che non sarebbe proprio andato a genio ai quattro attualmente in stato di fermo.

Oggi, quindi, un nuovo capitolo della vicenda: l’arma e il relativo munizionamento sono stati sottoposti a sequestro penale.



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