Procede con l’auto sulla provinciale e gli schizza contro il coperchio in ghisa di un tombino. Tragedia sfiorata

Una dinamica che ha dell’assurdo, ma che certamente ha recato seri danni e altri ancor più gravi poteva provocare. Ora pronta un’azione legale.

Un incidente insolito, ma non meno grave, che avrebbe potuto avere conseguenze ben maggiori.

La segnalazione ci è arrivata da un 33enne leccese che ha deciso di parlare di quanto gli è accaduto per far comprendere quanto sia necessaria la manutenzione delle strade.

I fatti

Il 13 giugno scorso, intorno alle 16.30, il sig. Enrico a bordo della sua Toyota Avensis, stava procedendo su via Lecce, la provinciale 362, che da Galatina conduce a Maglie, in direzione Lecce.

All’improvviso accade che il conducente avverte un fortissimo colpo al cofano dell’auto, tanto da credere in un primo momento che il veicolo che lo precedeva avesse perso qualcosa di pesante, tipo una ruota. Da qui il sig. Enrico spinge sul calcson tanto da indurre l’auto che gli era dinanzi a fermarsi.

La persona alla guida racconta di essere nella convinzione di aver preso una grossa buca. Ad un primo controllo sembrava tutto ok, salvo il fronte praticamente distrutto della Toyota.

Prestando attenzione all’asfalto è risultato evidente che ad aver provocato l’ingente danno, oltre che lo spavento, era stato un tombino in ghisa posto sulla carreggiata, che al passaggio dell’automobile era letteralmente schizzato contro il veicolo del sig. Enrico.

il tombino divelto

Immediata è scattata la chiamata alla Polizia municipale di Soleto, dato che l’incidente si è verificato in quel territorio comunale.

“Se solo la distanza dall’auto che mi precedeva fosse stata maggiore, il tombino avrebbe sfondato il parabrezza. Fortuna che, saltando, ha raggiunto il marciapiede opposto senza incrociare altre auto. Non voglio immaginare se il coperchio di ghisa avesse colpito un motociclista” ci racconta il nostro utente ancora scosso.

il coperchio schizzato via

Inevitabile a questo punto, pensare ad un’azione legale contro l’Ente competente alla manutenzione di quel tratto di strada. “Ne va dell’incolumità delle persone” aggiunge il sig. Enrico che ha già dato mandato all’avv. Serena Pugliese.



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