“Per adesso Ia centrale non ce l’hanno fermata”: le preoccupazioni del dirigente di Cerano

Un’intercettazione telefonica che evidenzia le preoccupazioni di un dirigente della centrale termoelettrica “Federico II” di Cerano, per l’attività investigativa in corso da parte dei finanzieri.

Centrale-Cerano-ENEL-Federico-II

Il Gip, nel decreto di sequestro preventivo, ritiene come emerga “la piena consapevolezza delle problematiche legate alla contaminazione delle ceneri con sostanze pericolose (in particolare, mercurio e ammoniaca) e della loro indebita classificazione, ad onta dell’eterogeneità dei combustibili utilizzati nelle distinte fasi di esercizio della centrale”.

Un’intercettazione telefonica che evidenzia le preoccupazioni di un dirigente della centrale termoelettrica “Federico II” di Cerano, per l’attività investigativa in corso da parte dei finanzieri.

L’indagato Fausto Bassi dice al suo interlocutore:

Interlocutore: “vuoi che scrivo qualche cosa, oppure mi sento a telefono un attimo con…con qualcunoooo… per scrivere meglio quella frase”

Bassi: “e lì è un terreno minatissimo …”

Interlocutore: “non vorrei scrivere qualche cosa di cui dopo ce ne pentiremo”.

Vi e poi un’altra conversazione intercorsa tra i due interlocutori, subito dopo un sopralluogo dei finanzieri. Ritiene il giudice, che “dal tenore del dialogo emerge tanto Ia consapevolezza della illiceità nella condotta di gestione delle ceneri, quanto !a difficoltà di dare risposte credibili agli organi inquirenti ritenuti esperti del settore”.

Bassi afferma: “per adesso la centrale non ce l’hanno fermata, quando ci… ci… verranno a cercare ci daranno un avviso di garanzia e… e… e… e… ci romperanno i ….. vedremo. Adesso non è che credo che tanto… saperlo ora Eh?”

E dopo l’indagato pronuncia questa frase: “… INC… dice ma hai contaminato tutte le ceneri. Mo aspetta hai contaminato · tutte le ceneri boh! Vediamo. Solo che già mi immagino i titoli sui giornali. Vabbè”.

Invece, sempre secondo il gip Martalò, appare particolarmente emblematica, “a riprova della ridetta finalità di compromettere l’esito delle indagini, la telefonata, in cui uno degli interlocutori, un dirigente Enel presso la sede centrale di Roma, suggerisce (anzi, pare imporre categoricamente) al direttore della centrale Bassi Fausto di redigere un rapporto, a beneficio della p.g. procedente che ne aveva fatto richiesta, sulle ceneri prodotte che quantifichi in “due cucchiaini su una tonnellata” l’ammontare di ceneri da OCD” e prosegue: “Deve essere una suggestione forte per il giudice, capito?…i famosi due cucchiaini in una tonnellata di ceneri, /o voglio scrivere così, glielo voglio schiaffare proprio così”.

Secondo la dr.ssa Martalò, “La richiesta avanzata al Bassi non ha la finalità di rendere chiara e veritiera Ia risposta, bensì quella di “suggestionare” il giudice, cioè di fornire un dato che induca il giudice a ritenere infondate le eventuali ipotesi accusatorie”.



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