Traffico internazionale di droga e anabolizzanti, maxi-retata: in carcere anche tre salentini

Tra le 12 persone arrestate all’alba di questa mattina nell’operazione anti doping spiccano i nomi di tre salentini, già finiti nei guai a luglio.

Non solo avevano messo in piedi una vera e propria organizzazione che gestiva un traffico di sostanze anabolizzanti, dopanti e stupefacenti via internet, ma i venditori di questo e-commerce illecito dispensavano anche consigli su come assumere i farmaci vietati, arrivando persino a scrivere dettagliati “planning terapici” pur non avendo nessun titolo accademico né competenza in materia.

Un business con cifre da capogiro su cui è stata scritta la parola fine grazie ad un’indagine diretta per oltre due anni dal giovane Pubblico Ministero della Procura di Enna, Giovanni Romano, scomparso di recente in un incidente stradale. Dalle prime luci dell’alba di questa mattina, gli uomini in divisa di tutta Italia hanno bussato alla porta di 12 persone, stringendo tra le mani un’ordinanza di custodia cautelare in Carcere emessa dal Gip del Tribunale di Enna, Luisa Maria Bruno.

Tra i nomi finiti al centro dell’inchiesta spiccano anche tre salentini: Stefano Nunziato, 33enne residente a Melissano, Daniele Morello, 32enne di Alezio e Alessia Esposito, 29enne di Gallipoli. Volti già conosciuti alle forze dell’Ordine essendo finiti in manette a luglio 2018.

Le indagini

Per due anni sono stati monitorati i social network e i siti web utilizzati per la vendita online di sostanze anabolizzanti per ricostruire la fitta rete di distribuzione in Italia, ma anche in Bulgaria, Slovacchia, Polonia, Romania e Serbia e il modus operandi degli indagati che utilizzavano mezzi di comunicazione e strumenti di pagamento digitali usando false identità, allo scopo di evitare eventuali controlli.

Gli approfondimenti sui canali di vendita hanno consentito di individuare anche collegamenti con titolari o gestori di palestre, negozi di articoli per body builder e, in alcuni casi, giovani atleti non professionisti. Tra gli acquirenti non c’erano solo sportivi, ma anche ultrasessantenni che utilizzavano le sostanze dopanti per migliorare la forma fisica in vista delle vacanze estive.



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