Simulano il furto di un’auto, presa a noleggio da una concessionaria, per ottenere il risarcimento dell’assicurazione e due salentini sono finiti sotto processo.
Questa mattina, innanzi al giudice monocratico Valeria Fedele, si è svolta la prima udienza. L’Agenzia Unipol si è costituita parte civile.
Sul banco degli imputati: Antonio Rizzo, 44 anni di Alliste e e Antonio Calignano, leccese di 49 anni. Non solo, anche Deodato De Lorenzis, 58 anni di Modena. I tre rispondono dei reati continuati ed in concorso di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, simulazione di reato e tentata truffa aggravata.
I fatti contestati si sarebbero verificati tra settembre e dicembre del 2013
Le accuse
Secondo l’accusa, rappresentata dal pm Antonio Negro, l’imputato Calignano prese a noleggio una Land Rover da un concessionario leccese. Successivamente, i tre complici “imbarcano” l’auto in direzione Marocco e poi Mauritania. In che maniera? “Attestando falsamente” nel documento di espatrio rilasciato dal Comune di Maranello (in provincia di Modena), “dati non rispondenti al vero”. Intanto, denunciano l’accaduto ai carabinieri della stazione di Santa Rosa. Fu riferito come il furto fosse avvenuto nel parcheggio del centro commerciale di Surbo.
In seguito, i tre imputati si attivano per ottenere l’indennizzo da parte dell’assicurazione, quantificato in 38 mila euro. Circa un anno dopo viene scoperto il presunto raggiro, grazie alle indagini della Polizia di frontiera di Genova, che lo comunica ad Unipol. L’agenzia allora denunciò l’accaduto alla Procura leccese, “bloccando” il piano truffaldino.
Il collegio difensivo è composta dagli avvocati Giancarlo Dei Lazzaretti, Giuseppe De Lorenzis e Luca Lunari.