Senza la compattezza all’interno di un team, o anche il cosiddetto “spirito di spogliatoio” – volendo un attimo scomodare dei termini calcistici -, sarà difficile ottenere la vittoria. Ciò vale pure per il mondo del lavoro nel territorio salentino. Fare squadra resta la migliore condizione per favorire una possibile, seppur difficile, ripresa economica, qualsiasi sia il settore di riferimento.
La redazione di Leccenews24.it ne ha voluto parlare con alcuni imprenditori della provincia di Lecce che, negli anni, sono riusciti a ritaglarsi uno spazio importante nel mercato di riferimento in cui operano le rispettive aziende.
“Lavoro significa sviluppo sociale”
Per Giancarlo Negro, amministratore delegato e fondatore di Links spa, nonché presidente di Confindustria Lecce, la festa del lavoro è una: “giornata dal valore simbolico, ma che ci lascia sperare in una logica prospettica di sviluppo, sociale ed economico, del Salento. Purtroppo la nostra è un’economia fragile, aggiunta a tutte le conseguenze portate dalla globalizzazione. Occorre abbandonare la logica della contrapposizione, ma in maniera univoca. Lavoro significa anche sviluppo sociale e, proprio per tale motivo, siamo sempre in sinergia coi sindacati affinché ci sia legalità e rispetto delle regole”.
“Bisogna però – aggiunge – trovare concretezza, poi, nelle azioni volte ad abbattere questa crisi strutturale. Oggi risulta difficile parlare di occupazione stabile e prorpio per tale ragione vogliamo portare a termine un piano di obiettivi che, nel medio-lungo periodo, possa determianre lavoro e sviluppo, poiché senza l’uno non esiste l’altro. Deve crescere il PIL del territorio“. “L’economia – conclude – è fatta di piccole e medie imprese, più di stampo artigianale che industriale. Più che pensare ad un determinato settore che possa sollecitare la ripresa, si dovrebbe migliorarne la competitività, tenendo sempre d’occhio le dinamiche di mercato”.
“La persona prima del lavoratore”
Per Domenico Scordari, imprenditore salentino e patron della società Natura&Benessere di Martano, regina del Wellness a livello internazionale: “Non è solo la festa dei lavoratori, ma di tutte le persone che lavorano. Non bisogna tracciare una linea tra aziende da una parte e lavoratori dall’altra. Un concetto che va superato, tanto che io preferisco usare il termine ‘collaboratori’. Non c’è imprenditore che possa ottenere risultati senza una visione straordinaria che, al primo posto, metta al centro le persone. Un team è composto di collaboratori, imprenditori, fornitori, che vede la persona all’inizio del processo produttivo. Un prodotto viene “creato” proprio perché derivante dal lavoro di persone prima ancora che collaboratori, curando ogni minimo dettaglio. Non un “dire”, ma un”fare”.
“Si continua a ‘combattere’, speriamo cambi qualcosa in Italia”
L’Amministratore e titolare di Cosimo Taurino Vini, Antonio Bello, dice: “Continuiamo a combattere, nonostante le tante difficoltà, ma finché possiamo raccontarlo, va sempre tutto bene. Cerchiamo sempre di lavorare e, soprattutto, rispondere positivamente alle offerte di lavoro che ci arrivano. Adesso siamo impegnati nella nuova campagna di vendemmia. Cosa mi auguro? Che in Italia cambi qualcosa, specie nel sistema dei pagamenti. Ormai il futuro è l’esportazione dei prodotti all’estero, basti pensare che il 90% delle nostre bottiglie viene esportato in paesi come Canada, Stati Uniti e via dicendo”.
