
La situazione generale è molto difficile per via del coronavirus, ma dal Ministero dell’Economia sembrano non accorgersene.
“Nonostante la gente sia costretta a rimanere in casa continuano ad arrivare atti sia dall’Agenzia delle Entrate (come avvisi di accertamento, di liquidazione, ecc) sia dal concessionario della riscossione (cartelle di pagamento, intimazioni, fermi auto, ipoteche, ecc). Inoltre, abbiamo notato che continuano ad arrivare atti via Pec e per questo motivo invito tutti i contribuenti a controllare costantemente la propria posta elettronica certificata”, afferma l’avvocato tributarista Matteo Sances.
“Il paradosso è che già in condizioni normali riuscire a verificare la spettanza o meno dei tributi richiesti non è sempre facile perché il contribuente deve agire entro il termine massimo di 60 giorni dalla notifica degli atti fiscali, immaginiamo dunque l’estrema difficoltà di questi ultimi giorni. Per questi motivi è fondamentale un provvedimento urgente del Governo volto sospendere almeno i termini di impugnazione degli atti fino alla fine dell’emergenza”.
Gli fa eco Alessia Ruggeri, Presidente di Partite Iva Nazionali (PIN), associazione a tutela delle partite iva nata pochi mesi fa a Lecce e che ora è diventata una vera e propria realtà nazionale “In questa situazione di emergenza ognuno di noi sta cercando responsabilmente di restare a casa ma lo Stato non può disinteressarsi dei diritti dei contribuenti e per questo, come dice giustamente l’Avv. Sances, è fondamentale un provvedimento volto a sospendere i termini degli atti fiscali ma dirò di più…. Come Partite Iva Nazionali riteniamo che lo Stato debba anche sospendere l’esecuzione di tutte le pretese fiscali e contributive fino a che la situazione non ritorna alla normalità. Per questo motivo stiamo mobilitando tutti i nostri iscritti e invito anche tutti coloro che sono in possesso di partita Iva a inviare oggi, venerdì 13 marzo 2020, dalle 12.00 alle 20.00, una pec al Ministero dell’Economia e delle Finanze ([email protected]; [email protected]) scrivendo in oggetto ‘Sospendete i termini di impugnazione degli atti fiscali e contributivi e sospendete l’esecuzione di tutte le pretese’.
Il nostro è un grido di allarme che dobbiamo urlare tutti insieme se vogliamo avere ancora un futuro”.
