La donna, tra l’altro, era conosciuta nel circuito dello spaccio con l’appellativo di “mamma della droga”. I due sono stati condotto nel carcere di Lecce.
Errore umano in fase di manovra: è questa l'ipotesi più accreditata dagli investigatori, chiamati a fare luce sull'ultraleggeroprecipitato a Gemini. Non è da escludere, non del tutto almeno, il guasto tecnico.
Dopo l'esplosione e la denuncia del titolare, i carabinieri sono riusciti a risalire all'autore del gesto. Si indaga sui motivi e su eventuali complici.