Dall’addio di Tundo alla cavalcata trionfale di Liverani, storia felice di un campionato da protagonisti

Ripercorriamo tappa dopo tappa il torneo che ha portato alla conquista, dopo un periodo durato sei anni, della promozione in Serie B. Si parte dal 9 agosto giorno dell’annuncio delle dimissioni del maggiore azionista fino alla vittoria con la Paganese.

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Enrico Tundo lascia la società giallorossa, la giusta volontà di dedicarsi totalmente alle sue aziende hanno fatto prendere all’imprenditore nel ramo dei trasporti la decisione di fare un passo indietro e non essere più l’azionista di maggioranza del club di “Via Colonnello Costadura”.

Si apre con questa notizia la stagione 2017/2018 dell’U.S. Lecce, ciononostante tutto proseguirà come gli anni precedenti con Saverio Sticchi Damiani, presidente onorario del sodalizio salentino e traghettatore del passaggio dalla sciagurata gestione Tesoro a quella della cordata di imprenditori salentini a prendere in mano in prima persona le redini della società. Per quel che riguarda la gestione tecnica si riparte da Robertino Rizzo allenatore, dalla conferma di alcuni elementi importanti quali Torromino e Caturano e dall’arrivo di alcuni rinforzi che nel corso del torneo si riveleranno decisivi, uno su tutti l’attaccante Di Piazza, protagonista nel campionato precedente della promozione del Foggia dei record.

Rizzo, solo tre giornate, poi le dimissioni

Si parte il 26 agosto, giorno in cui a Lecce si festeggia il patrono Sant’Oronzo a Francavilla. I giallorossi giocano una brutta partita, vanno in vantaggio, ma a pochi, pochissimi secondi dal fischio finale, complice una disattenzione difensiva, vengono raggiunti dalla formazione brindisina. La giornata successiva nell’esordio casalingo al “Via del Mare” c’è la sfida contro una delle squadre accreditate al successo finale, il Trapani retrocesso dal Torneo Cadetto. Capitan Lepore e compagni si portano in vantaggio di due reti, poi Di Piazza vede bene di compiere un fallo di reazione nei confronti di un avversario e farsi espellere. I siciliani accorciano le distanze e vanno più volte vicini al pareggio, ma la squadra salentina tiene botta e porta a casa i tre punti. La settimana dopo c’è il Catania dell’ex bomber Cristiano Lucarelli. I leccesi disputano la peggior gara della stagione e senza mai toccare palla perdono 3-0. Questa sconfitta segna la svolta: Rizzo si dimette e in attesa di trovare un nuovo tecnico la squadra viene affidata al suo vice Primo Maragliulo.

L’interregno di Primo

Sabato 16 settembre al “Via del Mare” arriva il Rende, sulla panchina siede Margliulo e capitan Lepore e compagni, nonostante una brutta prestazione, riescono a battere i calabresi. Dopo questa partita la società annuncia il nuovo tecnico: si tratta di Fabio Liverani, autore in Serie B di una salvezza storica sulla panchina della Ternana in Serie B.

Con Liverani arriva la scossa

Con l’ex centrocampista della Lazio e della nazionale i giallorossi svoltano. Si parte con quattro vittorie consecutive ai danni di Catanzaro, Bisceglie, Sicula Leonzio e Juve Stabia, ma poi arriva il pari interno contro l’Akragas. Nulla di preoccupante, perché i salentini dopo il mezzo passo falso continuano a macinare risultati mettendo a segno altri due successi consecutivi con Matera e Cosenza, per poi pareggiare contro la Fidelis Andria. Superato il pari in terra Bat, i ragazzi dell’allenatore ex Genoa battono Casertana, Siracusa e Reggina e prima del turno di riposo la sfida con il Fondi termina a reti bianche. Dopo la pausa secondo pareggio consecutivo con la Paganese per chiudere il girone di andata con i tre punti conquistati a Monopoli.

Manca l’altra metà dell’opera. Il girone di ritorno

Dall’ottava giornata in poi il Lecce è saldamente al primo posto e per raggiungere l’obiettivo sperato è necessario che prosegua in questa direzione. La seconda parte del torneo porta l’arrivo del capocannoniere del Girone C Andrea Saraniti e il ritorno del salentino doc Matteo Legittimo e si apre con un poker rifilato alla Virtus Francavilla. La settimana successiva si va a Trapani. I giallorossi si portano in vantaggio e controllano la gara, ma poi una papera del portiere Perucchini consente agli uomini di Calori di pareggiare e di conquistare un punto. Arriva così il match dei match, la partita con i diretti avversari del Catania in casa. I ragazzi di Lucarelli vanno in vantaggio dopo pochi minuti, ancora una volta grazie anche a un errore dell’estremo difensore giallorosso, ma nella ripresa ci pensa Di Piazza a pareggiare. Dopo i due mezzi passi falsi in tanti iniziano a rivedere gli spettri delle passate stagioni, ma così, fortunatamente non è. Capitan Lepore e compagni, infatti, inanellano una fila di tre vittorie consecutive, vittime di turno Rende, Catanzaro e Bisceglie. Il 18 febbraio la Sicula Leonzio riesce a bloccare i salentini sullo 0-0.

Arriva la prima sconfitta di Liverani

La settimana successiva, però, arriva il primo stop per mister Liverani in campionato: le “vespe” della Juve Stabia, infatti, si impongono per 1-0 al “Via del Mare”. Tempo di metabolizzare la sconfitta e arriva un successo contro l’Akragas in trasferta, ma poi si pareggia in casa contro il Matera di Auteri, ma i salentini la settimana dopo conquistano un successo da molti ritenuto improbabile alla vigilia, in casa del Cosenza degli ex Braglia, allenatore e Trinchera, direttore sportivo. A questo punto tutto sembra essere fatto, però, c’è sempre un però…

Il crollo inaspettato

La strada sembra in discesa, l’entusiasmo è alle stelle, il traguardo sembra veramente a pochi centimetri e la prima impressione in campo è quella. Al “Via del Mare” arriva la Fidelis Andria e la gara si mette subito sui giusti binari. I giallorossi passano in vantaggio e nel giro di pochi minuti raddoppiano, ma la compagine andriese accorcia le distanze. Da qual momento in poi si assiste a un crollo fisico e psicologico dei giallorossi che smettono di giocare e a pochi minuti dalla fine subiscono il pareggio. Con il morale sotto i tacchi si va a Caserta dove arriva la seconda sconfitta stagionale. Alla vigilia di Pasqua si gioca tra le mura amiche con il Siracusa e tutti sperano in un pronto riscatto, ma la sorpresa nell’uovo è amara. Pronti-via Marino porta in vantaggio il Lecce, ma dieci minuti dopo arriva il pareggio siciliano grazie a un autogol del capitano. I Salentini nella ripresa vanno più volte vicini al gol, ma non riescono a realizzarlo e in tutto questo ci si mette anche l’arbitro che nega un rigore a Mancosu. Al termine della partita arrivano i fischi e la contestazione da parte dei tifosi.

Bocche cucite e squadra in ritiro

Dopo il fischio finale della sfida la società decide di prendere in mano la situazione: silenzio stampa e squadra in ritiro per una settimana a Roma. Il pugno duro dei dirigenti dà i frutti sperati, perché nella difficile gara con la Reggina al “Granillo”, nonostante una prestazione non esaltante e diversi pericoli corsi, arriva la vittoria. I salentini dopo i tre punti in Calabria ritrovano entusiasmo e la settimana successiva tornano alla vittoria al “Via del Mare” contro il Fondi.

“Clamoroso al Cibali”

Dopo la partita con i laziali la classifica dice questo: Lecce primo con quattro punti di vantaggio sul Catania e sette sul Trapani, ma c’è il turno di riposo e i giallorossi sono costretti ad assistere inermi al derby di Trinacria tra etnei e amaranto. “Clamoroso al Cibali” disse qualcuno qualche decennio fa e, infatti, nonostante la necessità del successo a tutti i costi, tra le mura amiche dello stadio “Massimino” la formazione rosso-azzurra sbaglia completamente gara e perde meritatamente 2-1 facendosi raggiungere in graduatoria dagli uomini di Calori (che in virtù degli scontri diretti sono in vantaggio) e mantenendo inalterato il distacco con i salentini. Ironia della sorte in il miglior uomo in campo tra i trapanesi è l’ex difensore giallorosso Mirko Drudi. Adesso il destino è nelle mani solo e soltanto dal Lecce, per raggiungere il tanto agognato traguardo e mettersi alle spalle sei anni di inferno bastano tre punti da conquistare nelle successive due partite senza il bisogno di dipendere dagli altri.

In 20mila per spingere al successo il Lecce

Dopo una settimana di attesa arriva, finalmente, la sfida più importante della campionato la gara casalinga con la Paganese. Alla stadio “Via del mare” si presentano in 20mila, non si ricordavano cifre simili dai tempi della Serie A. dopo soli 17 minuto Marco Armellino la sblocca, poi i giallorossi continuano a spingere e nel corso della partita sono tante le occasioni che sprecano per chiudere definitivamente. Ciononostante la squadra campana, giunta in Salento incerottata, non riesce mai a creare pericoli e, al fischio finale del direttore di gara, lo stadio esplode in un urlo di gioia per la meritata promozione al Campionato di Serie B.



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