La prova reg(g)ina condanna il Lecce

Ancora una volta il Lecce manca l’occasione per rilanciarsi in classifica. Eppure il pareggio di Salernitana e Benevento avrebbero dovuto caricare a molla la squadra per vincere la partita con l’ultima della classe e riportare entusiasmo. Invece…

Il triplice fischio dell'arbitro, ieri sera, ha messo fine ad una pietosa prestazione del Lecce, dove ogni reparto, almeno per tutto il secondo tempo, ha dato segni di insofferenza dimostrando  vistose lucune  tecniche in molti dei suoi calciatori e non riuscendo a vincere la partita contro una modesta Reggina che ha avuto solo la colpa di crederci fino in fondo.

Del Lecce spiccano solo i primi cinque minuti di gioco per il resto una partita da dimenticare.

Rivedere il film dell'incontro aiuta a capire meglio perchè serve ancora molto al Lecce, in termini di risorse tecniche e tattiche, per provare a raggiungere la serie cadetta, passando almeno dai play off, visto che il primo posto sembra lontano mille miglia, malagrado la mezza battuta d'arresto di ieri di Salernitana e Benevento. Per carità, in classifica non cambia niente: il Lecce quarto era e quarto resta. Ma in termini di entusiasmo questa sconfitta può lasciare segni pesanti, pesantissimi.

Lecce spumeggiante solo nei primi minuti di gioco, asfissianti le folate di Herrera e Lepore che preludono al gol di Moscardelli che arriva puntuale al 2 minuto con un preciso colpo di testa su cross, manco a dirlo, dell'inesauribile Lepore dove l'estremo difensore reggino non può far altro che accompagnare con lo sguardo la palla infilarsi sulla sua destra.

Al 17° Lecce vicino al raddoppio con Herrera che lascia partire dal limite un tiro a rientrare che sfiora l'incrocio dei pali. La Reggina prova a reagire al gol subito con lunghi lanci a scavalcare il centrocampo salentino ma le proprie azioni si infrangono contro la solida retroguardia giallorossa. Al 21° Aronica rimedia il primo giallo della partita per un brutto fallo ai danni del centrocampista Salvi. Al 30° gli amaranto si fanno vedere con Galloni in area leccese ma la sua conclusione dal limite non trova lo specchio della porta e si perde sul fondo senza impensierire l'inoperoso Caglioni. Al 36° è la Reggina a farsi ancora pericolosa con Aronica ma la difesa leccese riesce a neutralizzare le insidie  amaranto che si fanno sempre più insistenti. Gli ultimi 10 minuti del primo tempo sono un monologo reggino che costringe il Lecce a rintanarsi nella propria metà campo e a difendersi con affanno più del dovuto. Al 43° Lecce vicinissimo al raddoppio e solo Cirillo con la punta del piede toglie a Moscardelli la gioia della doppietta. I primi 45° minuti terminano con il Lecce in vantaggio per 1 a 0.

Il secondo tempo inizia con lo stesso copione del 1° tempo con la reggina in attacco che mette spesso in difficoltà la retroguardia leccese. Al 51° arriva la seconda ammonizione della partita ai danni di AIMONE per una trattenuta inutile a centrocampo su un giocatore leccese. Il Lecce stenta a trovare il bandolo della matassa e spesso si rifugia nella propria metà campo a difendere l'esiguo vantaggio a suo favore. Al 54° Reggina vicino al pareggio con Balestrieri che a due passi da caglioni non riesce a neutralizzare il bellissimo cross dalla destra. Lecce in evidente affanno che non riesce più a farsi pericoloso in avanti tante vero che la 57° GOMES lascia il posto a Sacillotto Al 59° doppia sostituzione Balestrieri per Viola per la Reggina e Lopez per Vinetot per il Lecce. Il Lecce sembra, a mano a mano che passano i minuti, spegnersi lentamente, infatti sia Herrare che Lepore non sono più incisivi sulle fasce e non riescono più ad imbastire azioni degne di nota. Al 64 arriva il meritato pareggio reggino con MASINI che lasciato solo dall'imbambolata difesa leccese, insacca di testa un bellissimo gol.

Al 66 ° Pagliari manda in campo Della Rocca per Herrera ma la musica non cambia. Al 68° a finire sul taccuino dell'arbitro è Sacillotto per un fallo da dietro su un calciatore amaranto. Al 70° Lepore su calcio piazzato sfiora la marcatura e al 78° Moscardelli solo sottoposta non riesce a ribadire in rete un cross di della Rocca. Al 82° Di Chiara si fa ammonire per un fallo da dietro e sul conseguente calcio piazzato la Reggina si rende nuovamente pericolosa in area salentina. Al 85° la Reggina passa in vantaggio con AIMONE nonostante Caglioni si era imposto da campione su una prima conclusione da distanza ravvicinata. Al 88° anche Lopez si fa ammonire per proteste.



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