È stato condannato a 30 anni per omicidio volontario il 49enne di Collepasso che uccise il padre, dandogli fuoco e poi si cucinò un piatto di pasta prima di chiamare i soccorsi
Il gup ha disposto il rinvio a giudizio di Vittorio Leo, 49enne di Collepasso, accogliendo l'istanza avanzata dal pm che non ha contestato l'accusa di omicidio volontario
I risultati della consulenza saranno depositati entro il termine di 60 giorni. Il 29 maggio scorso, Antonio Leo, 89enne insegnante in pensione, è stato trovato senza vita nella sua abitazione.
Sembrerebbe confermata l'ipotesi che il figlio Vittorio possa avere volontariamente appiccato fuoco sul corpo ancora vivo del genitore, trasformandolo in un rogo umano.
Si svolgerà martedì l’autopsia sul corpo di Antonio Leo, l’insegnante in pensione ucciso dal figlio Vittorio. Tante le domande a cui dovrà rispondere il medico legale Alberto Tortorella.
Il gip Giovanni Gallo, nell'ordinanza, richiama anzitutto alcune dichiarazioni del 48enne di Collepasso, rese ai carabinieri per ricostruire la dinamica dei fatti ed il movente dell'omicidio
Vittorio Leo, accusato di aver ucciso l'anziano padre, aveva pubblicato su Facebook le liti violente con la sorella Anna. C'era anche un processo in corso.