L'Italia sarà deferita alla Corte di giustizia Ue del Lussemburgo per non essere intervenuta, in modo efficace, per fermare la diffusione del batterio della Xylella fastidiosa.
Si allarga a macchia d'olio il fronte dei comuni salentini che si stanno schierando, a suon di ordinanze, contro il decreto del ministro Martina che impone l'uso di pesticidi per frenare i vettori.
Sta facendo non poco discutere la decisione di Carlo Salvemini di non firmare l'ordinanza per vietare l'uso di fitofarmaci come 'indicato' dal Decreto Martina. Massimo Fragola: "ci ripensi e segua l'esempio di altri sindaci"
Molti sindaci salentini sono pronti a firmare un'ordinanza per vietare l'uso dei pesticidi 'imposti' dal decreto Martina: stamattina è toccato a Muro Leccese. C'è anche il primo no: quello di Carlo Salvemini.
Il sindaco Pippi Mellone ha firmato un’ordinanza con la quale vieta su tutto il territorio comunale, a scopo cautelativo e in via precauzionale, di utilizzare pesticidi e prodotti fitosanitari estranei alle normali prassi agricole.
Luigi Vitali, Alessandra Gallone, salentina d’adozione ormai da diversi anni e Dario Damiani, hanno presentato un’interrogazione al ministro Martina per chiedere chiarimenti sulla questione dell’uso di insetticidi per frenare i vettori che trasportano la Xylella.
Sono tanti i dubbi sollevati dall'uso di insetticidi "neonicotinoidi" per distruggere gli insetti che trasmettono il batterio della Xylella fastidiosa. I pesticidi, considerati dannosi per le api, erano stati banditi dalla stessa UE.
"La Favolosa che nasce negli anni ’90 - commenta l'agronomo Giuseppe Vergari - non ha avuto successo sia per una mancanza di competenze tecniche specifiche, sia per una scarsa capacità delle aziende agricole per gestire i nuovi impianti. Ripartire dalle competenze".
I paesi Ue hanno approvato all’unanimità nuove misure per contrastare la diffusione del batterio xylella fastidiosa. Tra le novità, il tanto atteso via libera al reimpianto di varietà d’ulivo resistenti al patogeno.
Nel campo sperimentale denominato orto degli ulivi si continua a lavorare incessantemente per testare le varietà che possano resistere al batterio killer. Un'iniziativa che prevede l'osservazione scientifica di oltre 200 genotipi di olivo.