Kujtesa, identiteti dhe integrimi. Letteratura albanese migrante in lingua italiana

L’Italia e l’Albania, due nazioni vicine legate da un percorso letterario che parte dalla Puglia.

Il 23 gennaio 2014 della città albanese un convegno firmato Besa editrice, incentrato sul percorso letterario che lega l’Italia e l’Albania, partendo dalla Puglia

Solitamente la Puglia e gli amici albanesi sono stati strillati nei titoli dei giornali soltanto per la diaspora e gli sbarchi, è bello che finalmente si parli di quanta cultura questi scambi abbiano donato a due territori così vicini eppure diversi” così scrive Luisa Ruggio, giornalista e scrittrice leccese per presentare un convegno che costituisce una tappa storica nell’ambito della Letteratura albanese migrante in lingua italiana.

L'iniziativa vede la firma di Besa Editrice che dal 1995 pubblica scrittori albanesi in italiano contribuendo a tracciare un percorso contemporaneo di livello. La Puglia, per molti di questi autori, non è stata soltanto lo storico approdo che ha legato indissolubilmente due culture bagnate dallo stesso mare: ha influenzato la loro letteratura e ispirato profondamente le loro penne. Da qui, proprio da questi scambi di esperienze, bagagli ed emozioni, si è sviluppato il filone – da tempo oggetto di studi e approfondimenti – legato alla letteratura migrante accolta e diffusa dalla casa editrice pugliese Besa.
A questo legame umano e letterario sul Mediterraneo sarà dedicato l’appuntamento italo-albanese, che si terrà a Tirana il 23 gennaio 2014 presso l’Hotel Tirana, grazie al sostegno dell’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e del Turismo della Regione Puglia e in collaborazione con Besa EditriceIdkCesforia, il Cisva, la Fondazione Gramsci Puglia, l’Istituto Italiano di Cultura a Tirana e il Forum indipendente della Donna albanese.

L’obiettivo degli autori, editori, docenti, critici ed esperti che prenderanno parte al convegno è quello di creare un clima di dialogo tra le due sponde dell’Adriatico che superi il tradizionale concetto di letteratura migrante, intesa solo come strumento per dare voce ai cittadini stranieri.

Il convegno – che sarà moderato dalla scrittrice e giornalista Luisa Ruggio – nasce infatti come un tentativo far conoscere un fenomeno molto interessante: la formazione di un nutrito gruppo di scrittori albanesi-italiani, talenti individuali, ma allo stesso tempo portavoce importanti della migrazione albanese. Questi autori, quasi sconosciuti in terra natia, sono invece autori affermati in Italia.

Soddisfatto per il traguardo raggiunto l’editore salentino Livio Muci: “Il nostro lavoro editoriale in questi anni si è concentrato sulla letteratura balcanica, l’incontro di Tirana è una vera festa per la casa editrice e per tutti i nostri autori.”
Gli autori scrivono quasi tutti in italiano, e alcuni in ambedue le lingue. Ma al di la della lingua che usano, il loro soggetto rimane l’Albania, la memoria del loro luogo di nascita e, allo stesso tempo, la loro esperienza tra i due paesi. Sono autori di talento come Ornela Vorpsi, Elvira Dones, Gëzim Hajdari, Arlinda Ibrahimi, Artur Spagnolli, Ron Kubati, Arben Dedja, Darien Levani, Enkelejd Lamaj e tanti altri.
La speranza che si nutre è che questo evento contribuisca a tracciare una mappa del fenomeno e richiami l’attenzione di lettori ed editori sul talento di questi autori, oltre che sulla loro importanza sociologica. Insomma, una testimonianza di quanto la cultura passi i confini, di quanto la penna sappia tracciare ponti tra quei Paesi che, come l’Italia e l’Albania, hanno tanto da condividere.



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