A Lecce se alzi lo sguardo vedi Sant’Irene

Si mostra solo a chi la sa trovare, ben nascosta a sguardi superficiali. È la prima patrona della città, a cui è dedicata l’unica chiesa di proprietà del Comune di Lecce.

Da piazza Sant’Oronzo a Piazza Duomo, lungo corso Vittorio Emanuele, prima di entrare nella grande piazza chiusa e ammirare il trionfo del barocco, basta alzare gli occhi e guardare i piani superiori del palazzo alla nostra sinistra. È l’effigie di Sant’Irene, incastonata nel muro esterno che affaccia sulla via. Un modo per osservare con cura senza essere visti, a testimonianza di un legame anche visivo, oltre che spirituale, con i suoi concittadini.

La santa patrona, sostituita nel tempo da Sant’Oronzo, non ha mai perduto il solenne ministero di protezione della città, ma spesso viene dimenticata, e allora basta guardare bene ed eccola lì, solitaria ma fiera, sempre con Lecce nel cuore e soprattutto tra le mani. Eh sì perché Sant’Irene è ovunque raffigurata con la sua città in braccio.

Questo scorcio squisitamente leccese lo si coglie a poche decine di metri dalla grande e magnifica chiesa intitolata proprio a Sant’Irene, l’unica chiesa della città ascritta al patrimonio del Comune, tutte le altre chiese infatti, come è risaputo, appartengono alla diocesi metropolitana di Lecce.



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