Gli imputati potranno difendersi dalle accuse nel corso del dibattimento. I familiari della vittima, durante l’udienza preliminare, si sono costituiti parte civile.
Ricordiamo che dopo la sentenza di secondo grado vi sono state una serie di polemiche con l’intervento di Briatore, titolare all’epoca dei fatti, del marchio Twiga, ed è arrivata anche la nota “chiarificatrice” della Procura.
La Corte d’assise d’appello di Lecce ha assolto gli imputati dal reato di riduzione in schiavitù, dichiarando prescritto il reato di associazione a delinquere e condannandoli per estorsione.
Il sindaco di Ruffano, per il quale la Procura ha chiesto la misura cautelare del carcere, ha depositato una memoria difensiva, attraverso i propri legali.
I particolari emergono dall’ordinanza del gip, con cui, sono stati eseguiti ben 87 arresti. Intanto, sono iniziati mercoledì gli interrogatori degli indagati finiti in carcere.
I giudici della seconda sezione collegiale hanno rigettato il rilevo di illegittimità costituzionale della Procura, sulla norma che abroga il reato di abuso d’ufficio.