Secondo l’accusa, l’addetta al servizio di cassa si sarebbe appropriata indebitamente, tra aprile del 2019 e novembre del 2020, della somma complessiva di 46.679,95 euro
Nel pomeriggio di mercoledì, si è presentato presso la stazione dei carabinieri di Cavallino e si è costituito. In seguito è stato arrestato e condotto in carcere
Le indagini hanno permesso di sgominare un clan emergente, con disponibilità di armi, che agiva con particolare violenza e che aveva il proprio “core business” nello spaccio di droga
Riceve tre, quattro anche cinque volte a settimana telefonate. A tutte le ore, perfino dopo le 20.30, sabato compreso, per una cifra inferiore a 250 euro.
Nel primo pomeriggio di ieri si è costituito presso il Comando dei Carabinieri il presunto autore, dichiarando che il colpo di pistola è partito accidentalmente.