
Arriva la condanna, a conclusione del processo, per un 67enne di Milano accusato di abusi sessuali sulla nipote di appena cinque anni della compagna, durante le vacanze estive trascorse ad Otranto.
Il collegio della prima sezione (presidente Fabrizio Malagnino, a latere Maddalena Torelli e Marco Marangio Mauro), al termine del processo di primo grado, ha inflitto la pena di 7 anni di reclusione all’imputato con le attenuanti generiche, per il reato aggravato di atti sessuali con minorenni. Non solo, è stata disposta l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e da ogni ufficio riguardante l’amministrazione di sostegno.
I giudici hanno condannato il 67enne anche al pagamento di una provvisionale di 25mila euro ed al risarcimento in separata sede verso la parte civile, assistita dall’avvocato Massimiliano Petrachi.
Il pm Erika Masetti, al termine della requisitoria, aveva invocato la condanna ad oltre 7 anni.
L’imputato difeso dagli avvocati Tommaso Padovano e Francesco Laviola, potrà fare ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza entro 90 giorni.
Le indagini presero il via dopo la denuncia sporta a Milano dalla madre, che raccolse le confidenze della figlia. La nonna della bambina, venuta poi a conoscenza di quanto sarebbe accaduto, tra le mura dell’abitazione estiva, decise di interrompere la relazione con il 67enne.
Gli abusi si sarebbero verificati nel luglio del 2019, durante le vacanze estive ad Otranto, dove l’uomo si recava da Milano assieme alla compagna ed alla nipote di quest’ultima.
Secondo l’accusa, il 67enne, avrebbe compiuto, in più occasioni, atti sessuali con la bambina, di appena 5 anni all’epoca dei fatti, all’interno dell’abitazione affittata dalla nonna.