Busta con proiettili a un imprenditore, denunciò tangenti per ottenere gli appalti alla centrale di Cerano

Nuova intimidazione ai danni dell’imprenditore, che nel novembre scorso si auto denunciò e successivamente minaccio il suicidio. Contribuì a scoperchiare un vero e proprio sistema di corruzione.

proiettili

Giuseppe Palma, 47enne monteronese, ha presentato denuncia tre giorni fa contro ignoti, presso gli uffici della Questura leccese. l’uomo, assistito dall’avvocato Paolo Spalluto, ha riferito di aver ricevuto una busta contenente due proiettili, presso la propria abitazione. Non solo, poiché all’interno, vi era una lettera minatoria, con su scritto : “Ritira le denunce a Roma, il prossimo è per te”

Nelle scorse settimane, invece, l’imprenditore 47enne sarebbe stato vittima di un agguato sulla Monteroni-San Pietro in Lama. Due uomini a bordo di un auto di colore scuro avrebbero sparato complessivamente cinque colpi di pistola dopo essersi accostati alla sua vettura. Palma, a quel punto avrebbe accelerato e sarebbe finito contro un palo della segnaletica. Successivamente si sarebbe accovacciato sul sedile e nascosto nell’uliveto di un laboratorio di analisi. Infine, avrebbe contattato i carabinieri della stazione di San Pietro in Lama. Sullo sportello dell’auto di Palma, i militari hanno trovato alcuni fori e avviato  gli accertamenti.

L’inchiesta

Ricordiamo che le dichiarazioni rilasciate da Palma agli inquirenti, nel novembre del 2016, permise di scoprire un sistema corruttivo, grazie al contributo di persone compiacenti e con il coinvolgimento di persone legate alla malavita brindisina. Non solo, poiché in seguito la Gdf di Brindisi ha emesso cinque arresti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di dipendenti della centrale termoelettrica” Federico II” . Quattro di essi sono finiti ai domiciliari, mentre uno è stato condotto in carcere. Rispondono delle ipotesi di reato di corruzione continuata per atti contrari ai doveri d’ufficio.



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