Clochard muore in stazione per gli stenti, addio a Dino che viveva in un vagone

Un uomo di origini belga e noto a tanti, è morto di stenti presso la stazione ferroviaria leccese. Era scomparso da giorni fino a ieri quando alcuni volontari avevano chiamato il 118 per il suo stato precario di salute. Ma il clochard aveva rifiutato l’aiuto medico.

Un’altra storia che porta tristezza infinita, la storia di un senzatetto che muore nella Capitale del barocco. Di storie simili se ne sentono tante, ogni giorno, soprattutto nelle grandi città. E Lecce, purtroppo, ne sta raccontando anche troppe.

Dopo la tragica scomparsa di Dino e Veronica che hanno trovato la morte in una casa diroccata dove hanno provato a cercare riparo, andando invece incontro alla fine della loro vita, arriva un altro caso.

A morire di fame e di stenti, in una giornata che dopo temperature miti ha portato con sé pioggia e vento freddo anche nel Salento, è Teodoro, detto Dino, clochard di origine belga, ma da 30 anni trasferito a Lecce.

Dino viveva in stazione e a Natale aveva ricevuto un pasto caldo grazie alla cena per i poveri organizzata da alcune associazioni di volontariato che cercano di portare conforto a chi vive nel disagio.

Era sereno, Dino – ci racconta chi in più occasioni gli ha dato una mano – dopo la morte della compagna non riusciva più a sostenere un affitto e così ha cominciato a vivere in strada, fino a trovare riparo in un vagone fermo della stazione ferroviaria da cui poi è stato mandato via”.

Ieri, dopo un po’ di tempo di lontananza, Dino era apparso emaciato e sofferente e alcuni volontari, preoccupati per il suo stato di salute, avevano chiamato l’ambulanza. Ma l’uomo, in evidente stato di agitazione, ha rifiutato qualsiasi soccorso, fino all’epilogo di questa mattina quando è stato trovato senza vita in stazione.

In molte occasioni, la buona azione di tanti volontari porta ad epiloghi più felici, porta a trovare un tetto – se pur provvisorio – a chi non ce l’ha, ad offrire un piatto caldo a chi ha fame. Questa volta, no, a nulla è valso ogni sforzo e Dino è morto da solo, vicino ai binari di una stazione.

Il video, girato da Andrea Cristina Aurelio, è stato fornito dall'Associazione di volontariato che si occupa dei senzatetto. 



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