Arriva la condanna a 4 anni, per l’uomo accusato della rapina alla Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Il gup Alcide Maritati, al termine del rito abbreviato, ha ritenuto Ivan Pedone, 40enne leccese, colpevole del reato di rapina aggravata. In precedenza, il pm Francesca Miglietta ha invocato la condanna a 6 anni e 6 mesi.
L’imputato era assistito dall’avvocato Massimiliano Petrachi.
I fatti risalgono all’11 dicembre scorso. Il rapinatore solitario, nella tarda mattinata, armato di taglierino e con volto travisato da sciarpa e cappellino ha fatto irruzione all’interno della Banca Popolare di Puglia e Basilicata di Lecce, sita in viale Japigia. Sotto la minaccia dell’arma bianca, si è fatto consegnare circa 11.500 euro, dandosi alla fuga a bordo di uno scooter.
L’avvio delle indagini
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno avviato tempestivamente le indagini, partendo dall’acquisizione dei filmati dell’impianto di videosorveglianza. Gli agenti, poco dopo, hanno trovato uno scooter molto simile a quello immortalato dalle telecamere, parcheggiato in una via della zona 167. Gli uomini della Questura hanno tenuto sotto osservazione il ciclomotore, alla cui guida, dopo alcune ore, si è presentato Ivan Pedone, uomo già noto forze di Polizia, anche perché sottoposto agli arresti domiciliari, e sorpreso fuori dalla propria abitazione.
La confessione
Posto alle strette, Pedone ha ammesso le proprie responsabilità e ha dato indicazioni sul luogo dove aveva abbandonato gli indumenti utilizzati per il colpo.
Il malvivente ha giustificato la rapina, per saldare debiti contratti per l’acquisto di sostanza stupefacente. questi, il giorno dopo la rapina, è stato sottoposto a fermo e condotto presso la Casa Circondariale di “Borgo San Nicola”.