Evade dall’ospedale il noto pregiudicato Fabio Perrone, detto ‘Triglietta’

Il 42enne di Trepuzzi sarebbe scappato dal ‘Fazzi’ di Lecce, dove si era recato per sottoporsi ad una gastroscopia. Perrone avrebbe sparato ad una guardia giurata, ferendola e si sarebbe allontanato a bordo di una macchina. Si tratta dell’omicida reo confesso di Fatmir Makovic.

Fabio Perrone, 42enne di Trepuzzi, detto "Triglietta" è evaso dall'ospedale Vito Fazzi di Lecce, intorno a mezzogiorno, dove si era recato per sottoporsi ad una gastroscopia. Perrone avrebbe prima disarmato una guardia giurata, e poi avrebbe sparato ad un poliziotto, ferendolo ad un gamba. Si sarebbe allontanato a bordo di una macchina sottratta ad una donna.

Si tratta dell'omicida reo confesso del cittadino montenegrino Fatmir Makovic,  ospite del campo “Panareo”, avvenuto la notte tra il 28 e il 29 marzo scorsi, all’interno del bagno del bar “Gold” di Trepuzzi. Anche il figlio 16enne, che si trovava con lui, fu raggiunto da tre colpi di pistola e ricoverato in gravi condizioni all’ospedale del nosocomio del capoluogo salentino. 

L'uomo si trovava detenuto nel carcere di Borgo San Nicola. Perrone era stato condannato, il 23 giugno 2105, per il reato di "omicidio volontario aggravato dai futili motivi",  per "tentato omicidio" e "possesso di arma da fuoco".

L’avvocato Antonio Savoia, per conto dell’imputato aveva formulato nel corso del processo,la richiesta di una perizia psichiatrica (già avanzata dinanzi al Gip Brancato, dopo l'omicidio) sulle capacità di intendere e di volere dell’imputato al momento del fatto. Il giudice si è così allineato alla richiesta del sostituto procuratore Francesca Miglietta che, in mattinata, aveva concluso la propria requisitoria chiedendo il carcere a vita.

Nella città di Lecce, al momento, è in fase di svolgimento una autentica task force finalizzata a bloccare tute le vie di fuga del pregiudicato che è ancora in possesso dell'arma che ha sfilato all'agente di Polizia.  
 



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