Aragoste, pesce, cozze e vino per il rinnovo di un contratto di lavoro. Le accuse contestate a Ruggeri e Renna

“Tua figlia sta in una botte di ferro”. Le accuse contestate a Totò Ruggeri e Antonio Ermenegildo Renna di aver ricevuto “favori” per perorare il rinnovo di un contratto

Terremoto giudiziario in Salento dopo il blitz della Guardia di Finanza di Otranto che ha visto coinvolti medici, politici e imprenditori. Tra i nomi finiti sotto i riflettori, spiccano quelli dell’ex senatore Totò Ruggeri, assessore al welfare della Regione Puglia e dell’ex sindaco di Alliste, Antonio Renna, commissario straordinario dell’Arneo accusati – come si legge – di aver ricevuto “favori” da Luigi Marzano. Le “plurime utilità” indicate dal sostituto procuratore Alessandro Prontera che ha firmato l’informazione di garanzia sono mitili, crostacei, pesce e casse di vino ricevuti per perorare il rinnovo di un contratto in scadenza. Ma andiamo con ordine, ricostruendo il quadro disegnato nell’indagine delle fiamme gialle.

Gli episodi contestati

In un primo caso Marzano, avendo interesse al rinnovo dell’incarico di Direttore dell’Area amministrativa del consorzio di bonifica “Arneo” di Nardò per sua figlia – in scadenza il 12 novembre 2020 – più volte avrebbe sollecitato incontri con Renna e Ruggeri, anche tramite un amico. E, a quanto pare, Marzano agli appuntamenti non si sarebbe presentato a mani vuote, consegnando grandi quantità di pesce, crostacei, cozze e non solo.

Ruggeri, dal canto suo, si adoperava con Renna (persona di sua fiducia) per facilitare e velocizzare la pratica di rinnovo dell’incarico prima della scadenza. Antonio avrebbe anche chiesto un parere legale sulla fattibilità di un rinnovo per una durata quinquennale, superiore a quella biennale del precedente contratto.

Marzano, in uno degli incontri, avrebbe consegnato a Ruggeri cospicui quantitativi di frutti di mare (tra i quali piedi di capra), aragoste per non meno di 10 kg e casse di vino “Berlucchi”. Una volta ricevuto il “cadeau”, l’assessore chiamava Renna al telefono affinché passasse a recuperare “una cosa che gli hanno portato alcuni amici“. Cosa che il Commissario straordinario ha poi fatto. Questo accadeva il 10 luglio 2020. Il 7 agosto Marzano, tramite un comune amico, avrebbe sollecitato un altro incontro, in presenza di Renna. In quell’occasione Ruggeri lo avrebbe rassicurato del buon esito della “pratica”, ribadendo il suo impegno e rivelandogli di aver persino chiesto un parere a un avvocato per neutralizzare ogni possibile contestazione.

Effettivamente, Renna adottava una delibera (la numero 250/20 datata 25 agosto 2020), con la quale rinnovava l’incarico di Direttore amministrativo del “Consorzio speciale Arneo” di Nardò per cinque anni in favore della figlia di Marzano a decorrere dal 12.11.2020.

Il 28 agosto 2020, come ‘ringraziamento’ Marzano avrebbe consegnato altre prelibatezze del mare tra cui una orata, triglie, un dentice e un cospicuo quantitativo di gamberoni e aragoste. Il 25 settembre 2020, in occasione di un ennesimo incontro, Ruggeri avrebbe detto a Marzano “tua figlia sta in una botte di ferro“, avendo ottenuto il rinnovo del contratto per ben cinque anni. A questa frase Marzano replicava “una statua io ti devo fare!” e gli consegnava altri 10 chili di aragoste.



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