Minacce ad agenti e distruzione di arredi, sei detenuti tentano la rivolta in carcere

La situazione è divenuta fuori controllo, apparentemente per futili motivi, anche se sembra che il movente fosse il tentativo di mettere in atto un dominio territoriale, e i sei detenuti, sono stati isolati dal resto del gruppo per ragioni di sicurezza

Una vicenda complicata, che poteva sfociare nel drammatico se non si fosse intervenuti in maniera decisa e concreta. Martedì scorso, infatti, nel reparto Reclusione 1, sez 4°, del carcere di borgo San Nicola di Lecce, c’è stato un tentativo di rivolta capeggiata da sei detenuti, tutti tarantini.

La situazione è divenuta fuori controllo, apparentemente per futili motivi, anche se sembra che il movente fosse il tentativo di mettere in atto un dominio territoriale, e i sei detenuti, sono stati isolati dal resto del gruppo per ragioni di sicurezza e ordine dell’Istituto dalla Polizia Penitenziaria.

Gli stessi facinorosi, nella giornata di ieri, dopo essere stati isolati e allocati nelle sezioni di isolamento per essere sottoposti a consiglio di disciplina come prevede la Legge, hanno letteralmente distrutto e sfasciato gli arredi e tutto quello che si trovavano davanti, e poi hanno minacciato i poliziotti operanti. Motivo per cui, sono stati trasferiti in vari istituti della regione nel primo pomeriggio di ieri fra Trani, Turi e Foggia, in modo da dividerli e soffocare nuove ribellioni.

Tutto s’è risolto separandoli, dunque, e, in seguito dislocandoli in altre carceri di Puglia. La vicenda è rimasta in sordina diversi giorni fino a ora, per ragioni di sicurezza. E anche perché solo nelle ultime ore s’è realmente risolto il tutto. Il tumulto risale, infatti come detto, alla giornata di martedì, e a rilanciare la vicenda all’attenzione dell’opinione pubblica è oggi Ruggiero Damato, segretario provinciale dell’Osapp, una delle sigle sindacali di rappresentanza della polizia penitenziaria che è stata costretta agli straordinari, un tour de force di diciotto ore di fila, per risolvere la rivolta in atto.



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