Prosegue l’attività di contrasto alla pesca illegale degli uomini della Guardia costiera dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto.
Il personale della Delegazione di spiaggia di San Foca di Melendugno insieme agli uomini dell’Ufficio Locale Marittimo di San Cataldo, a termine di dedicati appostamenti svolti alle prime luci dell’alba hanno sequestrato a carico di un venditore abusivo 170 ricci di mare detenuti illecitamente durante il periodo del fermo biologico e con tutta probabilità destinati al mercato nero.
Nello specifico al termine delle verifiche nelle marine di competenza, presso il Comune di Melendugno, i militari hanno provveduto a sottoporre a controllo e ispezione un autoveicolo a bordo del quale sono stati rinvenuti 170 esemplari ancora viventi di ricci di mare.
Immediatamente è scattato il sequestro e a carico del trasgressore è stato elevata una sanzione amministrativa pari a 2.000 euro per detenzione di esemplari di echinodermi in periodo vietato.
Il prodotto, ancora vivente, è stato prontamente restituito al mare grazie all’utilizzo di una Motovedetta che ha reimmesso nel relativo habitat naturale gli esemplari sequestrati.
Negli ultimi giorni, sia a mare che a terra lungo l’intera costa di giurisdizione, le attività si sono concentrate anche sugli esercenti commerciali destinati alla ristorazione.
Proprio di recente sono stati sequestrati oltre tre chili di polpa di riccio in quanto privi di tracciabilità.
A riguardo bisogna evidenziare che dall’1 maggio al 30 giugno qualsiasi forma di pesca del riccio di mare (echinodermi) è assolutamente vietata al fine di garantire la corretta riproduzione di una specie sempre più oggetto di eccessivo prelievo a cura di pescatori professionali o sportivi.
A tale scopo i controlli in mare e sul litorale sono stati intensificati al fine della conservazione delle risorse ittiche con particolare riferimento alle specie maggiormente soggette a depauperamento.