Poggiardo: vasi, piante e ornamenti nel cortile di casa. Ma è tutta roba rubata

Un 39enne di Poggiardo dovrà difendersi dall’accusa di ricettazione poiché sono stati rinvenuti, nel cortile di casa, oggetti da giardino risultati rubati negli ultimi giorni. E i legittimi proprietari avrebbero riconosciuto il materiale.

Mercoledì pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Poggiardo – a parziale conclusione di una mirata attività di indagine volta a reprimere i reati di natura predatoria – hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce un 39enne di Poggiardo, già noto alle forze dell’ordine. L’attività nasce dopo il verificarsi di alcuni piccoli furti denunciati negli ultimi giorni non solo ai Carabinieri locali, ma anche alle stazioni limitrofe. E, in altri casi ancora, anche alle forze di polizia. Piccoli furti, appunto, aventi come oggetto vasi e piante ornamentali, oggetti in ceramica, giare in terra cotta, mobili, tappeti ed addirittura posate in acciaio, di modico valore se presi singolarmente.

Le indagini dei militari si sono concentrate nei confronti del ragazzo che, dopo alcuni servizi di osservazione, è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare. I sospetti dei Carabinieri sono stati confermati, in quanto all’interno del cortile della sua abitazione c'era un ingente quantitativo di piante, vasi ed oggetti dello stesso tipo di quelli asportati nei giorni precedenti nella zona. Un piccolo giardino botanico a tutti gli effetti, abbellito dagli oggetti in questione, sebbene di provenienza furtiva (dicono sempre i militari). Tutto il materiale, per un valore stimato di circa 5mila euro, è stato sottoposto a sequestro penale per consentire ai militari di stabilirne la reale provenienza.

Appena diffusa la notizia del ritrovamento degli oggetti è iniziata una vera e propria “processione” – ci scrivono gli stessi operatori -, da parte dei proprietari delle varie abitazioni del posto, verso la Stazione Carabinieri di Poggiardo, permettendo il riconoscimento di quasi tutto il materiale sottoposto a sequestro e la contestuale restituzione agli aventi diritto. Sono ancora in corso gli accertamenti finalizzati al riconoscimento del restante materiale, mentre invece il 39enne dovrà difendersi dall'accusa di ricettazione.