Morte operaio sul cantiere del gasdotto: quattro indagati per omicidio colposo

Rispondono dell’ipotesi di reato di omicidio colposo in concorso. Al momento, si tratta di un atto dovuto in vista dell’autopsia.

Sono quattro gli indagati nell’inchiesta sul tragico incidente in cui ha perso la vita l’operaio Simone Martena. Si tratta, come detto in un altro articolo, del conducente del mezzo pesante che ha schiacciato il 34enne di Squinzano provocandone la morte e del capocantiere. Non solo, poiché ci sono altri due indagati: il responsabile della sicurezza del cantiere e il capo squadra, responsabile dei lavori. Rispondono tutti dell’ipotesi di reato di omicidio colposo. L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto in vista dell’autopsia.

L’esame autoptico sarà effettuato dal medico legale Alberto Tortorella. I familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Anna Maria Caracciolo, nomineranno come consulente di parte, il medico legale Giampaolo Mazzeo.
L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e dal sostituto procuratore Alberto Santacatterina.

Inoltre, la Procura dato l’incarico all’ingegnere Lelly Napoli di ricostruire la dinamica della tragedia. Invece, l’ingegnere Antonio Vernaleone è stato nominato consulente di parte dalla famiglia.
Il cantiere ed il mezzo pesante sono stati già posti sotto sequestro.

Le indagini sono condotte dai carabinieri di Vernole e dagli ispettori dello Spesal. In base ad una prima ricostruzione, il ragazzo si trovava a piedi, nello spazio di manovra del mezzo e avrebbe perso l’equilibrio, franando a terra. A quel punto sarebbe rimasto impigliato nei cingoli del mezzo pesante che lo hanno schiacciato.
Inoltre, in queste ore, sono stati già ascoltati alcuni testimoni.

La tragedia

Nella giornata di mercoledì, poco dopo le 10.30, il cantiere dove sono in corso i lavori per ‘connettere’ il gasdotto Tap a quello Snam ha fatto da sfondo ad un tragico incidente sul lavoro. A perdere la vita è stato Simone Martena, classe 34enne, originario di San Pietro Vernotico, ma residente a Squinzano.

Il saldatore è rimasto schiacciato da un mezzo pesante, una macchina Pipe Welder necessaria per la posa dei tubi, a pochi passi dalla strada che da Pisignano conduce a Castri di Lecce, in contrada Largo Cappelle.

Sono stati i colleghi a lanciare l’allarme, ma la macchina dei soccorsi, purtroppo, è stata vana. Fin da subito i sanitari del 118 si sono resi conto della gravità delle condizioni dell’operaio che è stato trasportato, a sirene spiegate, al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Vito Fazzi”, purtroppo per lui il suo cuore ha smesso di battere durante il tragitto.



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