Rapimenti nel Salento. Rientra l’allarme di Surbo, la dodicenne: «Mi sono inventata tutto»

La paura resta, ma il caso della ragazzina dodicenne di Surbo è rientrato. Ha confessato di essersi inventato tutto dopo le domande dei Carabinieri che l’hanno portata in caserma per approfondire quello che sembrava essere un rapimento.

Ieri era scattato l’allarme, questa mattina si è capito che era tutto inventato. Ormai nel Salento è psicosi rapimenti e, quanto sembrava profilarsi nelle ultime ore della giornata di ieri, faceva paventare il peggio. In realtà, però, è subito rientrato l’allarme del rapimento che sembrava essersi perpetuato ieri pomeriggio a Surbo.

Una dodicenne, infatti, aveva raccontato di essere stata avvicinata nei pressi dell’ufficio postale di Via Aldo Moro da due uomini, a bordo di un mezzo giallo, che la volevano portare con sé. Lo stato di agitazione era scattato intorno alle 18, quando la ragazzina aveva appunto diffuso la voce di essere stata avvicinata da questi due soggetti, due stranieri per l’esattezza, intenzionati a caricarla sul loro furgone e a portarla via con loro.

Poi, la verità in tarda serata: mentre le forze dell’ordine stavano dando la caccia ai presunti rapinatori, è arrivato il tanto sospirato lieto fine e si è capito che si trattava solo di una storia inventata. Questo si è scoperto anche grazie alle indagini svolte dai Carabinieri che hanno subito visionato i filmati acquisiti. Una storia frutto della fantasia che la stessa ragazza ha ammesso di essersi inventata quando è stata ascoltata in caserma, accompagnata dalla mamma.

Il furgone giallo, le mascherine da chirurgo dei due individui: “mi sono inventata tutto”. Queste le parole che hanno risolto il caso, ma la paura resta e nel Salento ormai è tanta.



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