Il corpo in avanzato stato di decomposizione, una gamba amputata, indosso un giubbotto salvavita e un filo metallico intorno al collo.
Si presentava così il cadavere che un anziano pescatore di Castro ha scoperto nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 17.30, a circa un centinaio di metri dalla banchina del porto della celebre località rivierasca salentina.
Una volta compiuta la macabra scoperta l’uomo ha immediatamente dato l’allarme e sul posto sono prontamente intervenuti gli uomini della Capitaneria di Porto di Otranto che hanno recuperato la salma, gli agenti del Commissariato idruntino e i militari della Compagnia dei Carabinieri di Tricase, oltre ai sanitari del 118 che hanno constatato il decesso e trasportato il cadavere, su disposizione del Magistrato Emilio Arnesano, presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.
Nella prossime ore dovrebbe essere compiuto l’esame autoptico sul corpo.
Ancora avvolta nel mistero l’identità si potrebbe supporre che si tratti di un migrante, oppure di uno dei dispersi della tragedia della Norman Atlantic, il traghetto nel quale lo scorso 28 dicembre si sviluppò un grosso incendio, quando l’imbarcazione si trovava a circa 30 miglia dalla costa salentina, nel Canale d'Otranto, che provocò la morte di 11 persone e un numero imprecisato di dispersi, nonostante il prontissimo intervento dei soccorsi che si adoperarono nell’immediato a portare in salvo i passeggeri.
A cercare di fare luce sul mistero, adesso, spetterà agli organi investigativi e all’inchiesta che verrà aperta dalla Magistratura in seguito al ritrovamento.