Tentò di rubare l’auto di un carabiniere: 27enne rimesso in libertà in attesa del processo

Il giudice pur ‘confermando’ l’arresto ha rimesso in libertà il giovane, con l’obbligo di firma, presso la comunità di recupero di Sanarica, dove era ‘ospite’. Il processo per direttissima del 27enne beneventano è stato rinviato al 24 settembre

Avrebbe tentato di rubare l'auto di proprietà di un carabiniere e dopo l'odierna convalida dell'arresto, un 27enne di Benevento è stato però rimesso in libertà in attesa del processo.

Il giudice monocratico del tribunale di Lecce pur "confermando" l'arresto, ha ritenuto di non dovere applicare alcuna misura restrittiva nei confronti del giovane, a parte l'obbligo di firma ( tre volte alla settimana) presso la comunità di recupero di Sanarica, dove era"ospite". Intanto il difensore del 27enne, l'avvocato Pietro Luigi Borgi, ha chiesto il termine a difesa per il proprio assistito; l'istanza è stata accolta dal giudice che ha rinviato al 24 settembre il processo per direttissima del beneventano.

Egli è stato arrestato ieri dai carabinieri e su disposizione del pm di turno, Maria Rosaria Micucci, sono scattati gli arresti domiciliari con l’accusa di rapina impropria. Il giovane pensava di mettere a segno il colpo nella notte tra sabato e domenica e di rubare una Fiat Multipla parcheggiata in una via di Botrugno.Il ladro ha agito nottetempo, ma non ha fatto i conti con il carabiniere, proprietario del veicolo.

Il 27enne avrebbe tentato di forzare la portiera dell’automobile. Il suo tentativo, però non è passato inosservato agli occhi del proprietario che ha potuto assistere alle operazioni di scassinamento direttamente dalla propria abitazione, messo in allerta da rumori sospetti provenienti dalla strada. Il proprietario della vettura, un carabiniere in servizio presso la caserma di Lizzano, nel tarantino, è sceso da casa ed è intervenuto prontamente, affrontando il ladro per farlo desistere dall’intento criminoso.

Il ladro però avrebbe dapprima reagito a muso duro, innescando con insulti e improperi un diverbio degenerato poi in una vera e propria colluttazione che comunque non ha fatto registrare gravi conseguenze a scapito dei due uomini.

Il carabiniere ha poi effettuato la chiamata ai "colleghi" di Nociglia i quali sono giunti immediatamente sul posto assieme a quelli della compagnia di Maglie, guidati dal tenente Rolando Giusti.I militari hanno hanno dunque provveduto all’arresto; l’uomo è stato pertanto condotto all’interno della Comunità di accoglienza riabilitativa dalla quale era uscito.



In questo articolo: