Parla bomber Moscardelli, ‘Concentrati su noi stessi. Poi si penserà agli altri’

Domenica ultima gara della stagione in corso. Bisogna vincere e sperare, ma per l’attaccante italo-belga necessario prima conquistare i tre punti con la Vigor Lamezia. ‘Il futuro? Ho un altro anno di contratto e non ho disdetto casa’.

La speranza è come sempre l’ultima a morire e, nonostante ne sia rimasta ben poca, per quel che riguarda il raggiungimento del quarto posto utile a disputare i Play Off da parte del Lecce, è necessario, obbligatorio, crederci ancora, innanzitutto conquistando i tre punti sabato pomeriggio contro la Vigor Lamezia e poi augurandosi che due tra Juve Stabia, Matera e Casertana, escano battute dalle gare nelle quali saranno impegnate.
 
Di  gettare la spugna, fortunatamente, in casa giallorossa non c’è la minima intenzione e il calciatori proseguono a preparare intensamente l’impegno in terra calabra. Con i leader dello spogliatoio intenti a caricare compagni e ambiente nella volata finale.
 
“Sicuramente non mi aspettavo questa situazione, non era questo l’obiettivo prefissato, ma siamo qui e c’è ancora qualche speranza. La speranza è l’ultima a morire, ma bisogna prima vincere con la Vigor Lamezia e poi augurarsi che tutti facciano il proprio dovere. Dopo si vedrà”, ha affermato uno dei leader citati in precedenza, il bomber italo-belga, Davide Moscardelli.
 
“Ad essere sincero non mi aspettavo neanche di disputare i Play Off ad inizio stagione. Non ritenevo sarebbe stata una passeggiata vincere il torneo, ma pensavo che ci saremmo riusciti, anche per quanto fatto di buono dai miei compagni l’anno prima.
 
Qui a Lecce mi sono trovato bene sin da subito, quando sono arrivato c'era molto entusiasmo e la gente me la ha trasmesso. È stata una stagione positiva sia per quello che ho fatto in campo, sia perché i leccesi mi hanno apprezzato umanamente. Questo fa molto piacere.
 
Il futuro non è il mio primo pensiero adesso, ho un anno di contratto, non ho disdetto casa o altro ed è rimasto tutto uguale. Poi rimarrò qui anche per fare un po’ delle mie vacanze estive.
 
Cosa ci è mancato nel corso della stagione? Sicuramente qualcosa fuori casa. I risultati, soprattutto con le piccole. Purtroppo non siamo riusciti a dare una risposta al fatto di avere avuto queste difficoltà. Può essere il fatto che le squadre con noi si chiudono e facciamo fatica anche producendo una gran mole di gioco, ma è accaduto lo stesso al “Via del Mare” e abbiamo vinte quasi sempre.  
 
Non possiamo parlare di quali partite nel corso dell’ultima giornata spaventino di più ma, ripeto, se tutti faranno il proprio dovere non c'è nulla di scontato e qualcosa può accadere. Ma il primo pensiero andrà a noi e poi, anche inconsciamente, si penserà alle altre.
 
Per quel che riguarda Ferrero non è questo il momento di pensare a ciò, ma sicuramente è un personaggio e devo dire che a Genova ha svolto un buon lavoro con la Sampdoria.
 
Fare un altro goal è importante, quest’anno, poi, ho raggiunto un buon numero di marcature e molte sono servite a fare risultato ed è questa la cosa più importante.
 
Quale è stato il gol più bello per me? Sicuramente la rovesciata contro L’Aversa Normanna perché è servita a portare a casa il risultato, anche quello di Messina è stato bello, ma non è servito a nulla.
 
C'è sempre molta emozione prima di affrontare l’ultima gara di campionato, soprattutto quando è così importante; c’è voglia di divertirsi e aiutare la squadra a realizzare un sogno. Spero di continuare così ancora per un po’.
 
L’altro giorno, dopo l’allenamento, mi sono fermato a parlare con Antonio Tesoro e abbiamo colloquiato sulla nostra situazione in classifica, non si sono trattate questioni societarie, non mi competono e in tutta la mia carriera non lo ho mai fatto.
 
Da solo davanti non sono mai stato, anche se sono stato quasi sempre l'unica punta di ruolo. Questa è una situazione strana che può capitare perché in alcune stagioni si realizzano circostanze del genere. Magari se ci fosse stato un’altra punta centrale forse sarebbe andata meglio nel periodo in cui sono stato squalificato.
 
Siamo tutti contenti per Doumbia, ha subito un infortunio, poi ha avuto la normale difficoltà che si incontra al momento del rientro, ma ha lavorato sodo ed in silenzio e speriamo che ci dia una mano per il futuro”



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