Come atto dovuto in vista dell'esame autoptico, sono stati iscritti nel registro degli indagati, il medico del pronto soccorso ed i componenti dell'equipaggio dell'ambulanza.
Le indagini hanno preso il via dalla denuncia presentata dal marito della vittima, una 56enne di Vernole, presso il posto fisso di polizia dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce.
In seguito all'accoglimento dell'opposizione all'archiviazione, avanzata dall'avvocato Walter Gravante, è stato fissato l'incidente probatorio dinanzi al gip.
Intanto, come atto dovuto, dopo l'esposto presentato da una giovane coppia leccese, la Procura ha iscritto nel registro degli indagati i nominativi di due medici.
Quando venne disposto il ricovero nel reparto di nefrologia, i familiari avrebbero riferito ai medici che l'84enne necessitava di una particolare assistenza, essendo un soggetto "movimentato".
In particolare, marito e moglie si domandano come mai, il primo tracciato non ha rilevato nulla di anomalo, mentre quelli successivi, a poche ore di distanza, hanno dato l'esito tragico.
Si tratta al momento di un atto dovuto in vista degli accertamenti tecnici che saranno effettuati dal medico legale Roberto Vaglio. Ventidue i medici indagati
Nelle scorse ore, i familiari di A. B., attraverso l’avvocato Diego Mansi, hanno sporto una denuncia, a seguito della quale, la Procura ha aperto un fascicolo d'indagine.
Il giudice, al termine del processo, ha anche disposto una provvisionale ed il risarcimento del danno in separata sede, in favore dei familiari della vittima.