Un uomo di Ugento è finito agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico per aver perseguitato la ex compagna nel tentativo di convincerla a tornare con lui.
Il giudice ha anche condannato i suoi genitori con l’accusa di minacce aggravate e sottrazione di minorenne. Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della ex compagna
L'arresto risale al pomeriggio di mercoledì. Il 25enne di Sava si è appostato presso la residenza universitaria della sua ex a Lecce e l'ha bloccata per strada, per convincerla a ritornare con lui.
L’acredine è cominciata per questioni legate all’eredità ed è aumentata per gelosia, quando la sua ex ragazza si è legata sentimentalmente al fratello preso di mira.
Il provvedimento vieta all’uomo di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla ex a una distanza inferiore ai 100 metri e, in particolare, all’abitazione e al lavoro.
Non solo, poiché il giudice Francesca Mariano ha disposto una provvisionale di 25.000 euro in favore della vittima, una donna di mezza età di Squinzano, che si era costituita parte civile