Cala il sipario sull’appuntamento più ‘zuccherino’ del Salento. La sagra dell’anguria a Botrugno saluta fino al prossimo anno

Piazza Indipendenza ha fatto da cornice all’edizione numero 36 della sagra dell’anguria, una delle più antiche del Salento. Oltre alla regina della festa sono stati tanti i piatti della cucina tradizionale salentina degustati dai salentini e turisti presenti.

Era il 1980 quando un gruppo di amici del Centro Turistico Giovanile di Botrugno decisero di organizzare una sagra che celebrasse il frutto dell’estate per antonomasia: la fresca e zuccherina anguria, uno dei simboli principali dell’agricoltura salentina. Erano tanti, tantissimi i contadini che sceglievano di piantare i “meloni di acqua” per rispettare l’antica rotazione delle colture e ancora oggi numerosi ettari di terreno sono riservati alla piantagione di quest’ortaggio.
  
Trentasei anni dopo, nulla o quasi nulla è cambiato. La bellissima Piazza Indipendenza ha fatto da cornice all’edizione 2016 della sagra dell’anguria ospitando oltre duecento tavoli e circa mille sedie, messe gratuitamente a disposizione dagli organizzatori, dove salentini e turisti hanno potuto assaggiare i piatti tipici della cucina salentina, preparati dalle sapienti mani delle donne del paese e terminare la “cena” con una gustosissima fetta di anguria, offerta gratuitamente.
  
Quando si parla di «rispetto della tradizione», forse si intende proprio questo:  prendere uno dei tanti tesori gastronomici che la terra o il mare offrono e renderlo uno dei più ricercati appuntamenti della bella stagione. È quello che è accaduto ieri a Botrugno, allegramente gremita in ogni ordine di posto.  Tutti con il piatto in mano, un bicchiere nell’altro e un sorriso stampato sul volto.
  
Oltre alla «Regina» della festa, infatti, si potevano degustare pezzetti di carne di cavallo al sugo, vari spiedini di carne, fettine di capicollo, salsiccia, frise, peperonate, pittule, gustosissimi antipasti caserecci, patatine, buon vino locale, dolci e gelati. Il tutto condito da tanta musica.
   
Convinti sempre più che è nelle sagre che si può incontrare il Salento più autentico, Botrugno vi aspetta il prossimo anno.



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