Fritto o ‘a pignata’? Il Polpo si conferma re della tavola salentina. E Melendugno gli dedica una sagra

Son tante le prelibatezze della cucina salentina e tra le prime posizioni c’è il re indiscusso dei patti a base di pesce, ovvero il polpo, che nasconde delle caratteristiche che non tutti conoscono…Scopriamole insieme!

Versatile in cucina, può essere utilizzato dall’antipasto al primo ed al secondo, ma anche come contorno. Si parla del polpo, che costituisce un alimento ricco e completo, inoltre è anche semplice da pulire e da cucinare, particolari che non guastano affatto.

Come dice un antico detto in dialetto salentino, infatti, “lu purpu se coce cu l’acqua soa stessa” ovvero “il polpo si cuoce con la sua stessa acqua”, regola semplice e chiara da seguire per una cottura perfetta del polpo. Ma può anche essere interpretato per indicare quelle persone testarde che non seguono mai i consigli e preferiscono sbagliare da sole.

Il nostro polpo (Octopus vulgaris), da non confondere con il polipo, mollusco microscopico che vive e costituisce le barriere coralline, è un mollusco cefalopode con 8 tentacoli provvisti ognuno da 2 file di ventose.

Una curiosità che forse in pochi sanno, è che questa prelibatezza, assaporata sulle nostre tavole e di cui il nostro mar Mediterraneo è molto ricco, è anche ideale per una dieta. Pur essendo ricco di potassio, calcio, fosforo e vitamine A e B1, è costituito per l’80% di acqua e contiene soltanto 80 calorie per 100 grammi di prodotto; inoltre, grazie all’ingente presenza di tessuto connettivo, il polpo è anche un alimento molto saziante.

Il metodo più antico per cucinarlo è proprio nella "Pignata", tipico contenitore in terracotta, con l'aggiunta di patate e vari odori per esaltarne il sapore (ecco la ricetta). Il trucco più importante è proprio quello della regola dei nostri nonni: nessuna aggiunta di acqua nè di sale, dovrà cuocersi solo con il liquido che emetterà.

Nella nostra rubrica sull'enogastronomia salentina e non, leccenews24.it ha raccontato tanti modi per gustare il polpo: con le patate, facendone polpette, con un carpaccio al profumo di alloro e bacche di ginepro, poggiandolo su un letto di sedano e rucola in salsa vinaigrette o nella tradizionale zuppa di pesce alla gallipolina.

Potremmo addirittura considerarlo il re della tavola salentina, il polpo, che sarà protagonista di una sagra tutta sua per la 18esima edizione della Sagra te lu Purpu, a Melendugno dal 2 al 5 agosto. Durante la Sagra si potrà apprezzare il gusto prelibato del polpo e soprattutto i diversi modi di cucinarlo per mettere in risalto il suo sapore con diversi abbinamenti e profumi che faranno da contorno a serate di festa.

Di Eleonora Romano



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