Storie di mare, la geniale ‘architettura ambientale’ di Porto Selvaggio

Costruita interamente da mani d’uomo la bellissima pineta di Porto Selvaggio è uno dei luoghi di mare per antonomasia. Tra tutela della natura e conservazione della memoria.

Quasi duecento lavoratori impegnati in un avveniristico progetto di riforestazione targato anni 50, e mirato a ridisegnare il volto dell’Arneo.

Porto Selvaggio è figlio di un programma ben congegnato che ha consegnato ai posteri un patrimonio di inestimabile valore culturale, non solo ambientale. Oggi Parco regionale tra i più belli ed importanti della Puglia, Porto Selvaggio è stato protagonista negli anni di battaglie durissime a difesa dell’ambiente e della natura. Una battaglia costata il sangue di una giovane donna, un’amministratrice locale, innamorata della sua terra. Un eroe dei nostri giorni che si chiamava Renata Fonte.

‘Porto selvaggio e la scogliera…’ cantava il poeta e autore leccese Gino Ingrosso negli anni 80, perché il tratto di costa intercettato dal parco è uno dei più aspri, affascinanti e incontaminati del Salento. Bellezza allo stato puro, un luogo fiabesco posto esattamente nel mezzo tra Gallipoli e Porto Cesareo.



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