Il castello non si vede quasi più, eroso da vento e acqua, la torre è staccata dalla terraferma, innumerevoli distaccamenti della parete hanno cambiato profondamente la fisionomia del luogo. Roca è un mistero, fatto di bellezza e fascino estremo, il borgo affonda le sue origini in epoca pre cristiana e addirittura pre romana.
Il suo parco archeologico affacciato sulla scogliera ce lo ricorda chiaramente, così come la grotta di Posìa, primordiale santuario dedicato ad una antica divinità pagana, il dio Taothor. Nella grotta sono stati riportate alla luce scritte in lingua messapica, greca e latina, a testimonianza di un utilizzo plurisecolare del luogo.
Roca, attualmente, è una ricercata meta turistica, perché la gente ama fare un tuffo in mezzo alla storia, lì dove si dice che gli aragonesi avessero sistemato il grosso della loro flotta prima di respingere i turchi che avevano occupato Otranto, liberando così la città e la costa.
Oggi Roca è luogo di passaggio e di pellegrinaggio con il santuario della Madonna e l’oasi estiva per soggiorni, campi scuola, e brevi vacanze al mare, dinanzi ad un repertorio stratificato di oltre 3000 anni di storia, accuratamente documentata.